4 Aprile 2019 - 12.11

E’ il momento di Poetry Vicenza

Entra nel vivo il festival internazionale di poesia che nel fine settimana propone otto poeti stranieri alle Gallerie d’Italia, all’Olimpico e al Museo civico. Lunedì alcuni incontri con gli studenti.

Nella foto in copertina: Eugenijus Alisanka

Dopo l’inaugurazione del 21 marzo scorso, Giornata mondiale della Poesia, con le performance di tre poeti italiani, e le letture del 30 marzo con altri sei poeti italiani (Ruffilli, Di Palmo, Nicastro, Zhara, Cecchinel, Ferrari) per una giornata dedicata alle scuole, Poetry Vicenza, festival internazionale di poesia e musica, consegna il prossimo fine settimana nelle mani e al talento di otto poeti stranieri, grazie alla collaborazione con il festival internazionale di letteratura Incroci di Civiltà e il progetto Classici Contro, entrambe produzioni dell’Università Cà Foscari di Venezia

Jóhann Páll Valdimarsson

S’inizia sabato 6 aprile di primo mattino, alle ore 10.00, alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo, che sin dalla nascita sostiene con determinazione il festival, unitamente al Comune di Vicenza. Saranno protagonisti lo statunitense Aaron Poochigian (a cura di Mattia Ravasi), il tedesco Carl-Christian Elze (a cura di Daniele Vecchiato) e la russa Marija Stepanova (a cura di Claudia Scandura). Anche questo appuntamento sarà scandito da una alternanza di versi e musica, grazie al talento pianistico di Paolo Birro. A seguire, sempre a Palazzo Leoni Montanari, alle 11.30, sarà la volta del lituano Eugenijus Ališanka (a cura di Pietro U. Dini).

Sabato sera, alle 20.30, il sudafricano Chris Mann sarà di scena al Teatro Olimpico, una sfida e un onore cari a tutti gli artisti. Poeta e cantautore noto a livello internazionale e docente dell’unica cattedra universitaria di poesia presente in Sudafrica, Mann è stato sostenitore di Nelson Mandela durante i tempi bui dell’apartheid, e quindi protagonista nel suo paese negli anni della ricostruzione della cultura e dell’educazione dopo il 1994.

Domenica 7 aprile alle 18.00 a Palazzo Chiericati, sede del museo civico, s’incroceranno i versi del francese Jean Flaminien (a cura di Massimo Scrignoli), della giamaicana Jacqueline Bishop (a cura di Michela Calderaro) e dell’islandese Sjon (a cura di Massimiliano Bampi), quest’ultimo, tra l’altro, noto romanziere e anche autore dei testi di molte canzoni di Björk.

Il programma per i giovani delle scuole prevede una lezione (lunedì 8 aprile, con inizio alle 10.00) della giamaicana Bishop, poeta-artista protagonista di un workshop nella stamperia di Giancarlo Busato, per un evento in collaborazione con il Liceo “Boscardin”, mentre Chris Mann sarà ospite, alle 11.00 del Liceo Pigafetta e parlerà di poesia, canzone e libertà.

Tutti gli incontri sono ad ingresso libero (fino ad esaurimento dei posti disponibili).

Il festival Poetry Vicenza è promosso dalle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo e dal Comune di Vicenza (Assessorato alla cultura), in collaborazione con Associazione culturale TheArtsBox (Vicenza), il Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati di Ca’ Foscari (Venezia), Vicenza JazzClassici ControFestival Biblico e Incroci di Civiltà.

I poeti protagonisti- sabato 6 aprile – ore 10.00 – Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari

Aaron Poochigian, statunitense, è stato professore ospite di Classici all’Università dello Utah nel 2007/08, e D.L. Jordan Fellow al Roanoke College di Salem, Virginia, nel 2008/09. Ha tradotto classici greci, comprese le poesie di Saffo, Eschilo, Apollonio Rodio, e altro, per case editrici prestigiose. Le sue poesie sono state raccolte in The Cosmic Purr (2012) e Manhattanite (Able Muse Press, 2017), vincitore dell’Able Muse Book Award. Ha inoltre pubblicato il romanzo in versi Mr. Either/Or (2017), e collabora con la compagnia teatrale newyorchese SITI per portare i classici greci a un pubblico moderno. Vive e scrive a New York.

Carl-Christian Elze è nato a Berlino. È autore di poesie, racconti e sceneggiature. In traduzione italiana è uscita, oltre a una selezione di poesie per la rivista “L’Ulisse” (queste piccole forme, sospese nell’aria, Nr. 20, 2017), l’edizione bilingue di un volume di poesie su Venezia (langsames ermatten im labyrinth / lento spossarsi nel labirinto, Verlagshaus Berlin 2019), in cui a eccentrici sguardi sulla vita nella città lagunare si alternano studi poetici sulle opere pittoriche incontrate dall’autore nelle chiese veneziane e nelle Gallerie dell’Accademia.

Marija Stepanova, nata a Mosca, dove risiede, è poeta e saggista. Ha esordito con Canti dei meridionali del nord (2001), cui sono seguiti una decina di altri libri. Nel 2007 ha fondato il sito online “OpenSpace.ru”, punto di riferimento in Russia sulle tematiche sociali e culturali, ed è Chief Editor della testata “Colta.ru.”, che ha un pubblico di oltre 900.000 visitatori al mese. Ha vinto numerosi premi. Attualmente, è Visiting professor presso Humboldt Universität di Berlino.

I poeti protagonisti – sabato 6 aprile – ore 11.30 – Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari

Eugenijus Ališanka è poeta, saggista e traduttore. Vive e opera a Vilnius. Giunge alla letteratura da studi di matematica che compì nel 1983 all’Università di Vilnius. Ha scritto, tra l’altro, sette libri di poesia e quattro raccolte di saggi. Dal 1999 è membro del PEN Club lituano e dal 2003 redattore della rivista “Vilnius”, pubblicata in lingua inglese (“The Vilnius Review”) e in lingua russa (“Vil’njus”). Ališanka è sempre stato molto attivo anche come saggista e traduttore di poesia da varie lingue straniere.

I poeti protagonisti – sabato 6 aprile – ore 20.30 – Teatro Olimpico

Chris Mann è nato a Port Elizabeth, in Sud Africa. Consigliere religioso, è anche il fondatore e il cantautore del gruppo Zabalaza, una band interculturale che usava sia lo zulu sia l’inglese. Si è laureato presso la Wits University, e ha ottenuto un Master presso la scuola di Lingue Africane e Orientali di Londra, e infine un altro Master a Oxford, in Lingua e letteratura inglese. Lavora ora presso l’Istituto per lo Studio dell’Inglese in Africa, all’università di Rhodes, a Grahamstown (Sud Africa). È il fondatore e il direttore di “Wordfest”, un festival nazionale multilingue. Parla l’afrikaans, lo zulu e il xhosa, lingue che in vario modo influenzano la sua scrittura.

I poeti protagonisti  – domenica 7 aprile – ore 18.00 – Palazzo Chiericati 

Jean Flaminien, d’origine guascone, è nato a Aire-sur-l’Adour nelle Lande. Ha vissuto a lungo sulle rive dell’Adour e nella foresta, quindi in Marocco e nei Paesi Bassi. Presso Book Editore, nella traduzione di Marica Larocchi, ha pubblicato: Soste, fughe (2001), Graal portatile (2003), Pratiche di spossessamento (2005), L’acqua promessa (2009), Préserver la lumière (2011), poi raccolti nel volume L’infinitude – Finitezza e infinito (2012). I suoi libri più recenti, sempre per Book Editore, sono: L’uomo flottante (a cura di Antonio Rossi, 2016); L’altra terra (a cura di Marica Larocchi, 2018); Finitezza e infinito (a cura di Marica Larocchi, 2019). Attualmente vive in Spagna.

Jacqueline Bishop è nata a Kingston, Giamaica. Professore associato presso la New York University, è poeta, scrittrice, fotografa, pittrice, cineasta e produttrice. Ha fondato “Calabash”, prestigiosa rivista letteraria e la società cinematografica indipendente Dyaspora Films. Ha scritto, diretto e prodotto documentari su artisti e scrittori. Da anni è responsabile del supplemento letterario domenicale del Jamaica Observer, “Bookends”. La sua ultima produzione artistica, By the Rivers of Babylon, è una mostra di quadri in cui esplora la relazione tra lo spazio e il tempo nei Caraibi

Sjon, nato a Reykjavík, Sjón è uno dei più noti scrittori d’Islanda. Tra i vari premi e riconoscimenti nella sua carriera, ha vinto il Nordic Council’s Literary Prize, l’equivalente del Man Booker Prize per i paesi nordici, è stato tra i finalisti sia all’International IMPAC Dublin Literary Award sia all’Independent Foreign Fiction Prize e ha ottenuto l’Icelandic Literary Price. I suoi romanzi sono stati tradotti in oltre trentacinque lingue. In qualità di poeta e scrittore di testi per canzoni (tra le quali molte anche per Björk), ha pubblicato nove libri, scritto quattro libretti d’opera e testi per vari musicisti. Nel 2001 è stato nominato all’Oscar per i suoi testi del film Dancer in the Dark.

POETRY VICENZA 2019 – Vicenza, 21 marzo – 26 maggio

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