5 Dicembre 2017 - 13.59

DROGA ALLA VICENZA BENE, SGOMINATA BANDA – Fra i clienti un candidato, commercianti e professionisti

PER ESSERE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CRONACA DI VICENZA ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA

(P.U.) Clienti della Vicenza bene. Imprenditori, commercianti, professionisti di vario genere e addirittura un candidato alle elezioni comunali cittadine (come consigliere) in passato. Fra questi anche il titolare di un noto concessionario. Tutti tossicodipendenti dediti al consumo di cocaina e marijuana e clienti di una strutturata banda di spacciatori italo-albanesi. Ironia della sorte, sarebbe curioso chiedere ora al candidato quali fossero i suoi programmi per combattere il degrado e lo spaccio in città. Ora, quattro di questi consumatori, reticenti nel fornire informazioni alla Polizia, sono indagati per favoreggiamento. Altri tossicodipendenti d’alto bordo, invece, hanno collaborato.

A rifornirli, una banda che per mascherare i propri traffici usava spesso la parola ‘pupazzo’. E proprio ‘puppet’ (‘pupazzo’ in inglese) è il nome dell’operazione condotta dalla sezione antidroga della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Vicenza guidata dall’ispettore capo Antonello Bettini (a sinistra nella foto), durata due anni e che ha permesso di smantellare  il gruppo criminale italo-albanese dedito al traffico di droga (cocaina e marijuana) importate da fuori e spacciate sulla piazza vicentina a una clientela eterogenea, principalmente appartenente alla cosiddetta ‘Vicenza bene’.
L’attività è stata ricostruita stamane nel corso di una conferenza stampa in questura dallo stesso Bettini e dal dirigente della Squadra  Mobile Davide Corazzini (videointervista e nella foto a destra). La Polizia ha appurato come la banda fosse organizzata in maniera piramidale, con una precisa ripartizione dei compiti. Ai vertici due fratelli albanesi Sabrino e Mario Kertusha, rispettivamente di 23 e 26 anni. I due importavano e acquistavano la droga, principalmente dall’estero, assieme a Ahmet Balla, 39enne albanese e la consegnavano a figure intermedie.  A Massimo Marcello Taverni, torinese di 45 anni che organizzava una rete di distribuzione al dettaglio. Un’attività che avrebbe immesso nel mercato della droga cittadino almeno 1 etto di cocaina e 1 etto di marijuana a settimana, per un corrispettivo largamente superiore a 1 milione di euro (un grammo di cocaina, con purezza superiore all’80%, veniva venduto a 120 euro). Fra i ‘distributori’ anche Halidou Bandaogo, 57enne del Burkina Faso.
L’attività di indagine ha permesso anche di accertare la presenza all’interno dell’organizzazione di due due figure femminili: la 22enne Gaia Vergani (di Santa Margherita Ligure) dedita all’attività di spaccio e la figura centrale della 56enne bosniaca Nada Blagojevic, cassiera del gruppo criminale, incaricata di ripulire denaro attraverso la movimentazione contanti su conti correnti ‘puliti’ riconducibili a persone non legate apparentemente al gruppo.

Dopo due anni arriva quindi la notifica della conclusione delle indagini con dieci persone indagate. Tutte per spaccio di stupefacenti ad eccezione della Blagojevic indagata per riciclaggio. Due di queste già arrestate in flagranza. Il 45enne palermitano Fabio Di Maggio per possesso di un ingente quantitativo di droga in un’abitazione di via Stuparich e Taverni per estorsione. Quest’ultimo ha usato metodi intimidatori per recuperare crediti derivanti dalla cessione di droga. Nel settembre 2016 incontrò  e picchio selvaggiamente in Piazza Matteotti un imprenditore di Vicenza che aveva acquistato cocaina in diverse occasioni. Il consumatore-vittima aveva preallertato la polizia che sorprese il Taverni e lo arrestò (l’uomo fu poi condannato a tre anni e sei mesi ed è agli arresti domiciliari).

A seguire le foto dei membri della banda:


PER ESSERE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CRONACA DI VICENZA ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: SEI DI VICENZA SE... CRONACA E SICUREZZA
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA