15 Ottobre 2019 - 8.08

Dichiarazione fraudolenta con fatture false: sequestrati oltre 670mila euro a imprenditore della concia

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Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Vicenza, confiscando beni e disponibilità finanziarie intestate a un titolare di una ditta individuale nel settore della concia, per un valore complessivo di 671.867,42 euro.

Nel novembre 2016, i finanzieri della Compagnia di Arzignano avevano concluso una verifica fiscale nei confronti di questa ditta, che ha sede operativa a Chiampo e il cui titolare è Luca Nardi, 36enne di Arzignano.

Secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo avrebbe dichiarato, per gli anni 2012, 2013 e 2014, elementi passivi inesistenti e, per il 2014, anche elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo. Nel corso della verifica fiscale, infatti, le Fiamme Gialle vicentine hanno potuto constatare come l’imprenditore avesse inserito, nelle dichiarazioni dei redditi, costi mai contabilizzati; inoltre, nelle dichiarazioni fiscali riguardanti gli anni 2012 e 2014, sono risultati confluiti anche alcuni elementi negativi, risultanti dai registri I.V.A., facenti riferimento a fatture che l’imprenditore stesso, tuttavia, non ha mai esibito ai Finanzieri e di cui non vi è traccia. In relazione al 2014, inoltre, oltre all’indicazione di costi “fantasma”, la Guardia di Finanza ha appurato che l’imprenditore aveva anche “ritoccato” al ribasso i ricavi.

La condotta fraudolenta, in definitiva, ha permesso all’indagato di “abbattere” consistentemente l’utile e, conseguentemente, di ottenere un indebito risparmio d’imposta pari a 671.867,42 euro, importo corrispondente alla somma delle imposte evase nel citato triennio (188.173,62 euro nel 2012, 217.813,77 nel 2013 e 265.880,03 nel 2014).

L’uomo è quindi accusato di “dichiarazione infedele” ela Procura della Repubblica di Vicenza ha imposto il sequestro delle imposte dovute. Nei giorni scorsi l’esecuzione è avvenuta attraverso il sequestro di saldi di conto corrente e una porzione di fabbricato di proprietà dell’indagato.

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