16 Marzo 2020 - 14.34

Coronavirus, varato il decreto “cura-Italia”

Il consiglio dei ministri ha varato oggi il decreto “salva-Italia” con le misure economiche per fronteggiare l’emergenza coronavirus. In campo aiuti per medici, lavoratori, famiglie e imprese, un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi e finanziamenti mobilitati per 350 miliardi.

In campo aiuti per medici, lavoratori, famiglie e imprese, un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi e finanziamenti mobilitati per 350 miliardi. Ma anche: un piano straordinario per aumentare i posti di terapia intensiva in Lombardia, a Trento e Bolzano, anche ricorrendo ad accordi con strutture private (accreditate e non accreditate). Congedi speciali pari al 50% della retribuzione o voucher babysitter per i lavoratori, dipendenti o autonomi, con figli piccoli a casa da scuola. Rinvio del pagamento dei contributi Inps per il lavoro domestico. Stop ai licenziamenti per due mesi. Cassa integrazione in deroga allargata a tutti i settori mentre agli autonomi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 600 euro per il mese di marzo. E poi ancora sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche alle partite Iva, senza necessità di presentare l’Isee. Nel pacchetto per famiglie e imprese travolte dall’emergenza sanitaria anche il congelamento di tutti i versamenti di imposte e contributi del 16 marzo almeno per una settimana. Scatterà poi una proroga lunga dei versamenti di Iva, ritenute e contributi sulla base del fatturato e non più solo per alcune filiere.

“Il governo è vicino alle imprese, ai commercianti, ai liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni, alle mamme e ai papà che stanno facendo un sacrificio per la salute di tutti – ha esordito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa assieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo
“Possiamo parlare di modello italiano – continua il premier – non solo per il contenimento del contagio sul piano sanitario anche per quanto riguarda la politica economica per far fonte a questa grande emergenza. Questa è una manovra economica poderosa, non possiamo combattere un’alluvione con gli stracci e i secchi. Ma abbiamo costruito una vera e propria diga e vogliamo che l’Europa ci segua. Siamo consapevoli che questo decreto non basterà. Ma il governo oggi risponde ‘presente’ e lo farà anche domani. Dovremo poi ricostruire un tessuto economico e sociale che uscirà fortemente intaccato da questa emergenza e lo faremo con un piano di investimenti. Possiamo essere orgogliosi di essere italiani, insieme ce la faremo”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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