23 Febbraio 2021 - 9.36

Confindustria: Vicenza, frena calo della produzione (-1,9%)

L’innovazione come unico fattore in grado di accelerare la ripresa dopo un 2020 nel quale le conseguenze economiche della pandemia si sono abbattute pesantemente anche nel tessuto produttivo della nostra provincia. La Camera di Commercio ci crede e stanzia un nuovo bando di contributi, con una dotazione finanziaria di 500 mila euro, per sostenere gli investimenti delle imprese vicentine sul fronte della digitalizzazione.

Il bando

L’elenco degli ambiti di investimento ammessi al finanziamento è quanto mai ampio: dalle soluzioni cloud, alla robotica, dalla stampa 3D ai sistemi di realtà virtuale, e ancora investimenti in materia di cybersicurezza, Internet of Things, big data, soluzioni per l’e-commerce, sistemi evoluti di geolocalizzazione, infrastrutture per la connettività a banda larga e ultra larga e molto altro.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute e interamente pagate nel periodo che decorre dal 1 gennaio 2021 fino al 30 settembre 2021. Il bando prevede per ciascuna azienda richiedente un finanziamento massimo di 2 mila euro per una spesa minima di 4 mila euro oppure un contributo di 4 mila euro per una spesa minima di 8 mila euro. È da sottolineare che – come lo scorso anno – gli importi relativamente contenuti ammessi al finanziamento sono stati definiti con l’obiettivo di estendere il beneficio a quante più aziende possibile in un momento economicamente delicato. Possono beneficiarne infatti le imprese di tutti i settori economici, con sede legale e/o unità locali in provincia di Vicenza ed in regola con il pagamento del diritto camerale annuale. Inoltre, alle imprese in possesso del “rating di legalità” saranno attribuiti ulteriori 200 euro in aggiunta al contributo spettante.

La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica, dal 23 marzo al 13 aprile. Per informazioni sarà possibile consultare il sito della Camera di Commercio di Vicenza (www.vi.camcom.it) oppure contattare l’Ufficio PID (Punto Impresa Digitale) della Camera di Commercio (pid@madeinvicenza.it, tel. 0444 994751-994752).

L’impegno per sostenere le imprese

Il bando a supporto della digitalizzazione delle imprese rientra nell’ambito di un impegno più ampio da parte della Camera di Commercio di Vicenza a sostegno del tessuto economico locale. Nel corso del 2021 saranno 4 i bandi di contributi pubblicati, con una dotazione complessiva di 1,4 milioni di euro distribuiti nelle diverse aree strategiche per lo sviluppo: l’innovazione, appunto, ma anche l’internazionalizzazione, la promozione turistica e in generale nuovi progetti a favore della competitività del tessuto economico locale. Il tutto grazie anche alle risorse aggiuntive reperite tramite l’aumento del 20% del diritto annuale.
L’obiettivo naturalmente è quello di rendere il più veloce e consistente possibile la ripresa economica in un contesto che rimane delicato, come confermano i risultati dell’indagine congiunturale del IV trimestre 2020 di nuova pubblicazione.

L’indagine congiunturale del IV trim. 2020

Tra ottobre e dicembre – dopo le forti riduzioni della produzione nel 1° e soprattutto nel 2° trimestre e il rimbalzo dei mesi estivi – la produzione ha registrato un ulteriore leggero aumento, in linea con il dato veneto. Più in dettaglio, le variazioni della produzione e del fatturato rispetto al 3° trimestre sono risultate pari rispettivamente a +1,7% e a +5,3%.

Ritorna il segno “meno” invece facendo il confronto con il IV trimestre del 2019: -1,9% la produzione e -1,6% il fatturato.

Analizzando la dinamica della produzione media annuale, invece, il confronto è fortemente negativo: complessivamente il 2020 ha visto ridursi di quasi 12 punti la produzione industriale rispetto al 2019 (-11,7%).

Per quanto riguarda l’andamento del mercato, sia quello interno che quello estero nel IV trimestre hanno confermato una moderata ripresa rispetto ai mesi estivi (rispettivamente +0,6% e +4,3% rispetto al 3° trimestre), mentre il confronto con il 2019 fa segnare rispettivamente -3,2% e -4,9%.

Inevitabili le ripercussioni sull’occupazione, nonostante il perdurare del blocco dei licenziamenti. A fine dicembre il numero di addetti nel settore manifatturiero nella nostra provincia era pari a 143.204 unità, in diminuzione sia rispetto a settembre (-895 unità, -0,6%) sia soprattutto rispetto a dicembre 2019: -1,2%.

Resta ancora elevato inoltre l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Perché se è vero che, in provincia, nel 4° trimestre le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) sono in diminuzione di circa 4 milioni rispetto al trimestre precedente, si sono attestate comunque su 13,6 milioni. Nel 2020 le ore autorizzate sono state quasi 70,5 milioni, mentre nel 2010 (anno in cui la crisi finanziaria del biennio 2008-2009 ha impattato maggiormente sul lavoro) erano state 26,1 milioni.

Nel 4° trimestre 2020 il saldo tra iscrizioni e cancellazioni al Registro delle Imprese è stato negativo e pari a -1.253 (+41 nel 3° trimestre, +294 nel 2° trimestre e –860 nel 1° trimestre), ma vi è da registrare un effetto amministrativo di pulizia degli archivi (le cancellazioni d’ufficio sono state 1.154 nel trimestre). Conseguentemente nel 2020 si è registrata una contrazione del numero di imprese registrate (-1.178) ma in gran parte dovute alle cessazioni d’ufficio.

Le aperture delle procedure concorsuali nel 4° trimestre 2020 sono in aumento rispetto al 3° trimestre (55 contro 25), ma anche in questo caso per l’analisi del dato va tenuto conto della situazione di attesa legata anche a tematiche amministrative. Così nel 2020 l’apertura di procedure concorsuali ha riguardato un numero più contenuto di imprese rispetto al 2019 (151 imprese rispetto a 207): l’indicatore andrà tuttavia monitorato in un arco di tempo più lungo.

Tra le note positive vi è l’andamento del credito bancario al settore produttivo: al 30 novembre 2020 lo stock di prestiti vivi bancari alle imprese è tornato a superare 14 miliardi, non succedeva da aprile 2019. Si registra quindi un incremento significativo (+6,7%) rispetto al dato di fine dicembre 2019, ad indicare con una decisa inversione di tendenza rispetto alla riduzione costante degli ultimi anni. La politica monetaria della BCE resta accomodante e gli interventi governativi stanno avendo un effetto positivo sulla liquidità delle imprese, ma il tema della liquidità resta comunque fondamentale anche in questa fase di ripartenza. Nei primi undici mesi dell’anno l’ammontare dei prestiti al settore produttivo è aumentato nel manifatturiero (+7,6%), nei servizi (+6,2%) e in misura minore nelle costruzioni (+0,5%).

Infine, uno sguardo alle previsioni degli imprenditori. A fine dicembre i giorni di produzione assicurati dagli ordinativi già raccolti sono 50, un dato in aumento rispetto al trimestre precedente; in tale contesto spicca il dato dell’alimentare (118 giorni di produzione assicurata). La quota di imprenditori che prefigura un incremento produttivo è parti al 38,6%: seppure in diminuzione, tale valore resta positivo, ma va analizzato con cautela in considerazione dell’evoluzione della campagna vaccinale e delle possibili riaperture.

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