10 Gennaio 2020 - 10.10

Cinque buoni propositi per salvaguardare la montagna e la nostra umanità

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di Anna Roscini

Nuovo anno, nuovi propositi. Se cominciassimo il 2020 pensando a quanto la natura fa ogni giorno per noi, troveremmo forse il modo di ricambiarla e fare qualcosa in prima persona per tutelarla e difenderla? Come tutte le storie d’amore che si rispettino, anche quella con la montagna richiede impegno e volontà: chi la ama sa che di conoscerla non si finisce mai. La montagna è tanto bella quanto fragile, dona generosamente nuova energia e benessere, ma in cambio chiede una cosa sola: il rispetto. Ecco allora una serie di buone azioni che possiamo impegnarci a fare nel corso del 2020 per salvaguardare e conservare l’ambiente montano, ma anche il nostro lato più umano.

Proteggi la montagna
Innanzitutto da te stesso: non abbandonare mai i rifiuti, ma riportali a valle e fai la raccolta differenziata a casa. Non raccogliere o danneggiare la flora, non spostare o portare via sassi e minerali, non accendere fuochi se non in aree autorizzate, non camminare fuori dai sentieri. Ricordati inoltre di non disturbare gli animali e fare rumori che possano spaventarli e di non toccare i cuccioli selvatici. Se ami la natura, rispettala.

Saluta chi incontri lungo il sentiero
Un sorriso, un saluto e, perché no, magari anche due chiacchiere. Gesti che non costano niente, ma che significano molto. Il galateo della montagna ci ricorda l’importanza di non guardare solo ai nostri passi, ma di prestare attenzione anche all’altro. Un altro che può essere sconosciuto, ma che, per un breve tratto, può trovarsi a condividere un pezzo di strada con noi, o può avere bisogno di un aiuto o di un consiglio. Abbandoniamo allora i silenzi di città, lasciamo cadere il velo dell’indifferenza e ritorniamo a salutare le persone lungo i sentieri: perché la montagna unisce, rende tutti uguali e sa, molto spesso, tirare fuori la parte migliore di noi.

Oltre la natura c’è di più
A volte pensiamo alla montagna come ad un luogo isolato, ma dovremmo invece non isolarla dal contesto. Se le montagne potessero parlare, quante cose ci racconterebbero? Prima di intraprendere un’escursione allora, cerchiamo di informarci e conoscere il luogo che andiamo a visitare tanto dal punto di vista naturalistico, quanto da quello storico e culturale. Vivere la montagna significa non solo esplorare boschi, prati e pascoli, ma conoscere ad esempio le usanze e tradizioni custodite e tramandate attraverso i secoli dalle comunità montane. La montagna non è solo una prestazione fisica, ma anche mentale.

Compra prodotti locali e adotta una mucca
Carotina, Priscilla, Mostarda, Brunetta, Olga, Lucilla, Iolanda, Mery, Berta, Isotta e molte altre. Grazie al progetto dell’APT Valsugana Lagorai potrai adottare una mucca e sostenere le malghe della zona. Non solo, dopo aver scelto la tua mucca preferita, potrai andarle a fare visita in alpeggio da metà giugno a metà settembre e ricevere prodotti caseari di malga per un importo pari a cinquanta euro. Potrai scegliere tra formaggi freschi e stagionati, ricotte, burro, tosella e latte fresco: tutti rigorosamente prodotti dalla mucca del tuo cuore.

Pianta un albero
Contribuisci a ridare vita alla montagna grazie all’iniziativa “WOWalps la rinascita delle foreste alpine” promossa da WOWnature in collaborazione con i Comuni e i privati che accudiscono le foreste colpite dal ciclone Vaia. Il tuo contributo servirà a sostenere le attività di ricostruzione del bosco: dalla piantagione di nuove piante alle attività di cura durante gli anni successivi. Potrai scegliere l’albero che preferisci e crescerlo nella foresta che più ami.

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