30 Novembre 2018 - 9.00

CHIAMPO – Cinghiale investito da un’auto ai Mistrorighi

Per restare aggiornato iscriviti al gruppo Facebook: ARZIGNANO-MONTECCHIO OVEST VICENTINO NOTIZIE)

Continua ad allarmare la città il problema dei cinghiali che popolano i boschi circostanti Chiampo. Gli abitanti, soprattutto delle frazioni “alte”, sono in allarme perché gli avvistamenti di cinghiali per le strade ormai avvengono con cadenza più che mensile. Questo animale, infatti, è stato reintrodotto ormai da anni nei boschi della vallata e, specialmente di notte, è ormai consuetudine trovarli.  Nel maggio scorso l’incidente più grave: uno scooter ne investì uno in pieno: fortunatamente il motociclista se la cavò con qualche graffio. L’ultima segnalazione è di ieri sera: L.M., dalle pagine di Facebook, racconta che il figlio ieri sera stava guidando dalla località Mistrorighi verso Chiampo, quando, nell’oscurità, ha sentito un botto: la sua auto aveva investito un cinghiale. Nessun danno all’animale, che è subito fuggito, mentre il giovane, sceso, ha constatato parecchi danni alla parte frontale della sua macchina. Si anima quindi il dibattito sull’utilità o meno di questi animali, che ormai, anziché nei boschi, si spingono sempre più vicini a strade e case. I cittadini ormai esasperati non sanno più cosa fare per arginarne la presenza: le recinzioni non servono a nulla perchè i grossi animali creano dei buchi mangiando il filo di ferro oppure divelgono totalmente i pali delle recinzioni elettrificate. La Polizia Forestale spiega cosa fare se ci si ritrova faccia a faccia con un cinghiale:  “La  prima reazione di un cinghiale, anche in branco, sarà sempre quella di allontanarsi dall’uomo, che vede come una minaccia. Tuttavia possono esserci due situazioni potenzialmente pericolose. La prima è quella in cui il cinghiale si trovi senza via di fuga, per esempio perché finito all’angolo di una recinzione di un campo. In questo caso, al di sotto della fisiologica distanza di sicurezza, tenderà ad attaccare, e la cosa più saggia da fare è fermarsi a debita distanza e, senza movimenti bruschi o rumori improvvisi, allontanarsi tenendolo d’occhio; oppure trovare riparo su un rialzo dove non si può essere raggiunti, per esempio arrampicandosi su un albero. La seconda situazione a rischio è quella di incontrare una femmina con i cuccioli: l’istinto materno e l’impossibilità di darsi alla fuga con la sicurezza di portare in salvo tutta la prole, anche in questo caso potrebbe indurre l’animale all’attacco. Ma finché si rimane a debita distanza e non lo si spaventa la prima opzione istintiva rimarrà ancora quella di allontanarsi da noi. Come sempre quindi, quando si cammina per sentieri o nel bosco, basta prestare attenzione ai suoni e ai segni che ci circondano, evitando rumori improvvisi ed eccessivi, per evitare rischi come quello di essere attaccati da un cinghiale. Infine attenzione se si è in compagnia di un cane: i cinghiali lo riconoscono come un predatore minaccioso, perché lo associano al lupo o ai cani dei cacciatori, e come ben sanno proprio i cacciatori di cinghiali, in un ipotetico scontro ad avere la peggio sarebbe proprio il cane”.

 

Per restare aggiornato iscriviti al gruppo Facebook: ARZIGNANO-MONTECCHIO OVEST VICENTINO NOTIZIE)
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA