30 Settembre 2014 - 10.39

Cercasi candidato per le regionali, possibilmente vincente, ma Zaia fa paura

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Nel Pd è partito il toto nomi per la candidatura a governatore del Veneto, e Vicenza si scopre in pole position con quattro facce da santino elettorale pronte per la stampa, ma Zaia- dato per favorito- fa paura.
La buona stampa in questi giorni sta facendo circolare un poker di nomi tutti biancorossi: Stefano Fracasso già consigliere regionale e vicecapogruppo, il sindaco Achille Variati, gli euro “occhi blu” di Alessandra Moretti e il senatore Santini.
Nomi e cv, di tutto rispetto che vanno ad aggiungersi alla doppietta composta dai deputati Puppato e Rubinato oltre al segretario Pd De Menech.

Sarà per una questione di probabilità, ma i più attenti commentatori politici puntano su Vicenza e senza nulla togliere agli altri due nomi, sulla coppia Variati, Moretti.
Difficile che i due si pestino i piedi a vicenda, Il sindaco, già impegnato sul fronte provinciale, ha più volte dichiarato di non essere interessato alla battaglia, ma se una nomina arrivasse direttamente da Roma, forte del sostegno del partito, difficilmente direbbe no.
L’ex vicesindaco e parlamentare Moretti, ora in Europa, avrebbe le carte giuste, più sul piano elettorale che sull’esperienza amministrativa. Bella, giovane, donna, forte ai seggi e capace, in caso di sconfitta, di incassare il colpo. Un particolare questo, che la renderebbe più spendibile contro il colosso Zaia.
Discorso diverso per L’Achille furioso. Dopo diverse esperienze alla guida della città, per Variati quella regionale rischierebbe di essere l’ultima chiamata del vecchio leone. Difficile immaginare altri cambi di prospettiva dopo un eventuale sconfitta alle regionali. Un particolare che sembra non essere sfuggito all’entourage di Zaia, che- dicono in molti- non vorrebbe trovarsi sul ring proprio con il sindaco di Vicenza, magari pronto a sparare le ultime cartucce per il salto di categoria tanto atteso.
Al momento tutto resta nel gioco delle speculazioni prelettorali, quel che è certo che la campagna delle regionali è pronta, nomi a parte, ad entrare in un autunno caldissimo in cui per una volta, la provinciale Vicenza, la farà da protagonista.
Nel Pd, insomma, le grandi manovre sono iniziate, mentre l’altra faccia della luna, che ha livello nazionale cerca un identità in attesa che il fenomeno Renzi passi, o almeno termini la legislatura per poi misurarsi con il voto, il candidato non potrebbe essere più sicuro. Zaia ha dimostrato di piacere ai veneti, è passato indenne in mezzo alla bufera giudiziaria che ha travolto altri big della sua area politica come Galan e la Sartori, ed è un uomo forte al comando iscritto all’unico partito del fu governo Berlusconi ad aver migliorato la propria resa elettorale alle ultime europee.

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