19 Novembre 2016 - 11.51

Cavalli di razza: Variati o Tosi?

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Sembra proprio che non ci sarà terzo mandato per i sindaci, quindi gli appuntamenti elettorali nelle città dei prossimi due anni saranno test molto interessanti per gli asset politici del Veneto. Il più intelligente fra i primi cittadini nel Nordest si conferma Achille Variati, che con poche battute si chiama fuori dalla partita sulle sfide nei capoluoghi. Già ha dichiarato, anche a noi, che considera quasi completata la sua missione, vincendo appuntamenti cruciali come la fusione della Fiera, conclusa con una governance condivisa con Rimini,  più vantaggiosa per Vicenza che per i romagnoli, e adesso l’aggregazione di Aim, su cui il PD locale mostra tutta la sua miopia ancora una volta dimostrando di non avere coscienza di avere un fuoriclasse in casa, Variati appunto. Siamo convinti che anche stavolta il democristiano Variati riuscirà a portare Aim dove vuole lui, non dove vorrebbero le manovre del retrobottega democratico.

Poi lascia. Non gli interessa il terzo mandato e lo dice prima che venga definitivamente sciolta la questione. Il messaggio alla maggioranza è chiaro, “lascio la città con alcune grandi operazioni in marcia, adesso camminate da soli” – se ci riuscite….diremmo noi -. Cosa farà dopo il 2018 Achille lo capiremo solo vivendo, certo è che i suoi titoli di coda sono da protagonista in un film in cui prevalgono mediocrità e servilismi, un film dei fratelli Vanzina con Robert De Niro come attore principale. Un cavallo di razza che sa come si esce di scena.

Altro copione quello che stiamo vedendo invece a Verona, dove Tosi non nasconde la sua aspirazione al terzo giro nella città scaligera, e come alternativa fa trapelare la candidatura della moglie (o compagna?) senatrice in carica e pronta a raccogliere il testimone così resta tutto in casa. Peccato perché per età, scelte e profilo Flavio Tosi avrebbe potuto essere una buona risorsa nel centrodestra veneto e nazionale, invece si è dimostrato un fallimento e sta sbagliando tutto. È un errore dichiarare di volere il terzo mandato da sindaco perché dimostra un attaccamento alla poltrona che involgarisce la sua storia, è un errore che fa sorgere domande e retropensieri, e soprattutto è un errore non aver pensato ad un dopo di lui credibile e, se è vera la chiacchiera, lanciare la moglie come sindaco di Verona è quantomeno inopportuno, per quanto in gamba possa essere.

Il terzo mandato ai sindaci mette in luce le differenze fra Variati e Tosi, non solo di natura politica, è soprattutto  di sostanza fra cavalli di razza della politica e la solita mediocrità a cui non riusciamo ad abituarci.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

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