24 Novembre 2015 - 18.13

CALDOGNO – Guerra alle nutrie, il Comune resiste al TAR

nutria

Proprio non va giù a Caldogno la decisione del Tar da parte dell’associazione Vittime della Caccia di Genazzano (Roma) che si era opposta all’ordinanza anti-nutrie. L’intento dell’associazione, per quanto nobile possa essere, rischia di causare più vittime della caccia stessa. Caldogno è infatti una zona ad alto rischio idrogeologico e l’indebolimento degli argini causato dalle temibili nutrie potrebbe aggravare la situazione in una realtà colpita duramente in passato.
“Abbiamo deciso di resistere al TAR sull’ordinanza per il contenimento della popolazione delle nutrie sul territorio: è per la sicurezza dei nostri cittadini!” Lo affermano il sindaco e il vicesindaco di Caldogno Marcello Vezzaro e Nicola Ferronato. La Giunta infatti ha votato all’unanimità la decisione: “Le nutrie”, proseguono Vezzaro e Ferronato, “portano malattie e creano problemi nel territorio, in particolare bucano letteralmente gli argini dei fiumi e dei fossi e si nutrono delle colture locali arrecando danni ai nostri coltivatori”.
L’amministrazione di Caldogno ha deciso di resistere contro il ricorso al Tribunale amministrativo regionale dell’Associazione Vittime della Caccia di Genazzano (Roma): “Abbiamo preso questa decisione”, concludono gli amministratori, “in difesa dei nostri cittadini: cosa succederebbe in caso di una piena del Timonchio-Bacchiglione se gli argini fossero un gruviera?”
“Non abbiamo firmato una ordinanza per lo sterminio delle nutrie, ma solo per il contenimento oculato ed equilibrato della popolazione sul nostro territorio perché si tratta di un animale che non ha antagonisti in natura sul nostro territorio!”

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA