3 Febbraio 2019 - 11.33

BUONGIORNO VICENZA: Sorprese assicurate per queste Elezioni Provinciali mentre i civici tornano protagonisti

Finisce oggi, con i seggi aperti nei vari punti di accesso al voto distribuiti sul territorio, l’avventura in Provincia del Consiglio che per due mandati ha sostenuto Achille Variati. La Presidenza Rucco, infatti, scattata quasi come automatismo della narrazione che si era inventato l’ex sindaco di Vicenza della Casa dei Comuni per giustificare alleanze trasversali tra centrodestra e centrosinistra, ora giunge al primo vedo.
Si fronteggiano oggi sindaci, consiglieri, assessori, di comuni grandi e piccoli, partiti e civici. Scorrendo le liste dei candidati, suddivise geograficamente tra nord e sud, si nota subito il protagonismo dei civici, che schierano quasi esclusivamente sindaci, esprimendo una naturale forza di trascinamento che potrebbe consentire loro di arrivare in vetta alle preferenze. Ritorna in campo un amministratore di lungo corso come il sindaco di Salcedo, Giovanni Antonio Gasparini, quello di Isola Vicentina Francesco Maria Gonzo, il primo cittadino di Schio Valter Orsi, quello di Costabissara Maria Cristina Franco e quello di Chiampo Matteo Macilotti. Lo schieramento civico alla fine piazza per un posto in prima fila ben cinque sindaci e, in ogni caso, occupa più posti nelle due liste (9 + 2 se si considerano anche i civici di Rucco).
La Lega, che attraversa un momento di grande successo nazionale, riesce a lanciare solo due sindaci, Davide Faccio, primo cittadino di Trissino ed Emanuela Dal Cengio, Crespadoro. Poi schiera cinque consiglieri sconosciuti ai più (Mauro Frighetto – Rosà -; Roberto Sette – Malo -; Tamara Bizzotto – Bassano -; Massimiliano Dandrea – Creazzo -; Alessandra Stenco – Brendola).
Il PD riesce ad occupare sei posizioni con sindaci come Giancarlo Acerbi, Valdagno e Marco Guzzonato, Marano Vicentino, e va poi al recupero di Giorgio Santini, ex senatore dem e candidato sindaco sacrificato a Marostica dalle divisioni del centrosinistra la primavera scorsa, Cristina Balbi, ex assessore dem di Variati e ora consigliere di opposizione in città, Luisella Viero, Marano Vicentino, e Carlo Dalla Pozza, Altavilla.
Buoni ultimi Forza Italia e Fratelli d’Italia che schierano due candidati ciascuno, Roberto Cattaneo, consigliere a Vicenza e Mirella Cogo, sindaco di Schiavon per gli azzurri, Mattia Veronese, vicesindaco di Noventa Vicentina e Francesca Rigato, consigliere di Albettone, per il partito della Meloni.
Infine lo stesso Francesco Rucco si è ritagliato una rappresentanza nella lista in quota civica piazzando Leonardo De Marzo e Gioia Baggio eletti nel gruppo Ruccosindaco.
In un quadro così frammentato emerge con chiarezza la debolezza dei partiti, che schierano pochi sindaci e quasi nessuno di comuni importanti, per intenderci quelli a doppio turno, quindi oltre i 15 mila abitanti, (tranne Valdagno con il dem Acerbi); la scelta, non si sa se per volontà o per scarsità di candidature, di Lega, Forza Italia, Partito Democratico e Fratelli d’Italia è in buona parte di investitura su consiglieri, la cui capacità di attrazione del consenso è principalmente affidata al simbolo ed alla rete di riferimento. Al contrario la mossa dei civici, che dovrebbe risultare più efficace in termini di risultati all’apertura delle urne, punta sul carisma e sul protagonismo dei sindaci che si suppone abbiano maggiore attrattiva dei partiti. Lo stesso sindaco di Vicenza si allinea a figure già definite con questo profilo come Valter Orsi, Maria Cristina Franco o Matteo Macilotti.
In un quadro come questo c’è una sola certezza, impossibile fare previsioni e domani, qualche sorpresa, ci sarà.

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