BUONGIORNO VICENZA: Ponte Pusterla, i senzatetto e le fake news senza freni
Mancano poche settimane al via, ma la notizia sta circolando da qualche giorno. Esce da Palazzo Trissino più o meno edulcorata e arriva nei quartieri filtrata secondo le convinzioni di ognuno fino a trasformarsi in autentica fake news. Si tratta del progetto che prevede di dare ospitalità notturna ai senzatetto per l’inverno e che metterà a disposizione 30 posti letto nell’ex pensionato Studentesco di Ponte Pusterla, di proprietà della Curia Vescovile e ceduto gratuitamente all’Assessorato agli Interventi Sociali del Comune di Vicenza. “Che diventerà un altro luogo di degrado per il quartiere di San Marco…” – protestano alcuni residenti -, “Una soluzione controllata e in sicurezza di fronte al rischio di assideramento di molti senzatetto che stanziano in città” – replica il vicesindaco Matteo Tosetto, padre dell’iniziativa concordata con la Curia.
La storia è semplice, ma è esemplare per rappresentare i rischi che vi sono quando non si discrimina tra il bisogno di sicurezza delle famiglie e il dovere civico di soccorrere le persone più sfortunate. Individuare il punto di equilibrio tra la deriva del populismo da propaganda elettorale e le patologie ipocrite del politicamente corretto non è cosa semplice, ma è quello che distingue la buona amministrazione dal pessimo marketing politico. Il Comune di Vicenza negli anni passati allestisce in zona di via Battaglione Framarin dei container per l’emergenza freddo perché i posti disponibili nei luoghi tradizionali – Albergo Cittadino, Caritas, ecc. – non hanno numeri sufficienti e la scelta dei container non può che essere di emergenza, Tosetto si mette al lavoro e chiede aiuto in Vescovado, dove gli mettono a disposizione gratuitamente lo spazio dell’ex Pensionato Studentesco di Ponte Pusterla, lì potranno essere ospitati fino a 30 senzatetto nelle notti del Grande Freddo, vi si potrà accedere tra le 18 e le 21, si dovranno rilasciare le generalità all’ingresso, nel corso della notte due operatori del Comune saranno presenti per assicurare il rispetto delle regole ed attivarsi per i casi di necessità varie, la mattina dopo se ne dovranno andare, in più una guardia giurata monterà di servizio dall’inizio alla fine delle operazioni. I costi del personale, vigilante compreso, sono a carico del Comune, insieme alle utenze. I container potranno essere tolti da dove sono. Lo spazio disponibile sarà quindi raddoppiato rispetto a prima.
Eppure la paura che serpeggia in questi anni in cui prevale la logica del “prima noi”, la diffidenza verso l’altro o, dall’altra parte, l’accoglienza a prescindere dalle regole, è facile essere vittima del percepito negativo. In realtà Tosetto ha dimostrato buon senso e coraggio, perché c’è differenza tra il senzatetto che dorme sotto i cartoni nei portici di Monte Berico e rischia l’assideramento e la mafia nigeriana o albanese che controlla il mercato della droga sotto le nostre case, in Stazione o in Campo Marzo, così come qualcuno dovrebbe ringraziare il Vescovo per aver colto l’occasione di rendere disponibile un bene nell’interesse della collettività.
Un atto di Buona Amministrazione che va sottolineato e che potrebbe ridefinire uno stile amministrativo del Centrodestra che inizia a distinguere tra le suggestioni della campagna elettorale e la capacità di governare trovando soluzioni intelligenti ai problemi del quotidiano. I residenti di San Marco possono stare sereni perché questa scelta, stando alle parole del Vicesindaco, non trasformerà la zona di Ponte Pusterla in un’area di degrado.