23 Settembre 2018 - 11.02

BUONGIORNO VICENZA: Le 100 giornate di Rucco e la visione di Variati

Il primo traguardo è arrivato e l’ora X dei primi 100 giorni di mandato l’ha scoccata il sindaco con la sua squadra schierata in Sala degli Stucchi a Palazzo Trissino aprendo le dighe su un quadro desolante. A suo dire, infatti, la macchina comunale che ha trovato, una volta varcata la soglia del Municipio, è un esempio di inefficienza e criticità di cui incolpa Variati e soci.
Quindi, fa intendere, è ovvio che con una macchina scassata lasciata dal Centrosinistra la giunta Rucco non poteva che viaggiare a marce ridotte.
Ciononostante ha snocciolato una serie di azioni che sono state messe in campo che hanno iniziato il percorso verso la discontinuità, marcando le priorità della sicurezza, soprattutto parchi cittadini e Campo Marzo, della viabilità, della cultura ma anche del rigore di bilancio, come nel caso del recupero sui buoni pasto non pagati delle mense scolastiche.
Puntuale arriva la replica di Achille Variati che prende la parola per tutti, dimostrando ancora una volta la debolezza politica dei suoi assessori, e snocciola un’impressionante serie di numeri parlando degli investimenti finanziati che lascia a Rucco per il futuro di Vicenza, fa uno slalom altrettanto impressionante sulla vicenda AIM e si “dimentica” di rispondere alla principale accusa del sindaco, la macchina comunale è stata lasciata scassata da chi l’ha usata per dieci anni.
E questo è il vero punto debole della dichiarazione di Variati, che non replicando sul punto esatto verso cui il nuovo Primo Cittadino punta il dito, implicitamente ammette di essere in difetto. Così come raccontare che la SIT sia stata una scelta dell’Amministrazione Hullweck e quindi è colpa loro se ha chiuso il 2017 in deficit di 2,7 milioni è un’accusa che non sta in piedi. La SIT nel 2008, anno in cui Variati vince le elezioni, aveva un fatturato di 24 milioni ed era in utile, quindi i numeri allora davano ragione a chi l’aveva acquistata al mondo AIM, passano dieci anni e il fatturato si è ridotto ad un quarto della partenza e soprattutto si porta dietro un passivo la cui responsabilità è di chi l’ha amministrata in questo decennio, ossia amministratori scelti da Variati.
Spostare poi il piano sulla presunta mancanza di rispetto – da parte di Rucco – per chi lavora in Comune quando viene detto che la macchina è scassata significa mistificare il vero problema posto dal civico, un tentativo che lascia il tempo che trova. Variati avrebbe fatto più bella figura se avesse ammesso le criticità che ha lasciato, magari non tutte per colpa sua, ma si sa, e lo sa anche lui, che sei il protagonista unico ed assoluto della scena, lo sei anche in negativo.
Forse Rucco non ha la stessa visione della città che ha Variati, quella del nuovo sindaco è stata tratteggiata nel suo Piano Marshall di maggio e deve ancora essere declinata davvero oltre le esternazioni dei primi 100 giorni e le emergenze di cui si è occupato, ma la visione di Variati che ci è stata raccontata per dieci anni lascia una serie di criticità che mettono in dubbio l’efficacia della sua.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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