BUONGIORNO VICENZA: L’assalto alla diligenza in AIM

Si avvicina sempre di più una nuova grana per Francesco Rucco e l’epicentro, tanto per cambiare, sarà in AIM. Non solo la SIT da risanare e anni ed anni di perdite, ora si ripropone il tema delle aggregazioni su cui trapelano notizie con il contagocce. Ciononostante in agenda resta il tema cruciale delle aggregazioni.
Con una variabile che arriva dai corridoi della politica regionale proprio in queste ore, l’orientamento prevalente sarebbe quello di andare a chiudere il patto con Verona per ragioni ovvie: Vicenza e la città scaligera sono gli unici due capoluoghi rimasti a spasso dalle operazioni di polarizzazione delle partecipate che sono state fatte negli anni scorsi ed hanno la necessità di sposarsi per sopravvivere al protagonismo dei colossi delle multiutility, sono vicine sia da un punto politico che territoriale, hanno una conformazione simile per settori di cui si occupano e sia Rucco che Sboarina non hanno nascosto stima reciproca e vicinanza.
Fin qui nulla di nuovo.
Rimane però un interrogativo su Ascopiave. La partecipata trevigiana che presidia soprattutto gas ed energia sarebbe infatti interessata ad acquisire il forziere di AIM, ossia le aziende del gruppo vicentino che gestiscono gli stessi settori che presidia Ascopiave e che, con l’acquisizione in terra Berica diventerebbe leader a livello sempre più ampio. Le premesse ci sono tutte poichè il principale alleato di governo di Francesco Rucco è proprio quella Lega che con ogni probabilità metterà il cappello sul trono di Contrà San Biagio dopo Umberto Lago e non è un mistero che il nome più accreditato sia quello di Gianfranco Vivian, uomo da sempre di apparato del mondo del Carroccio. La prospettiva quindi sarebbe quella di cessione di gas ed energia delle aziende AIM ad Ascopiave ed aggregazione con Verona su tutto il resto. La palla passerà, ovviamente per il campo del Sindaco che dovrà scegliere se rischiare di impoverire la partecipata cittadina per rispettare le richieste dell’alleato che sposta il baricentro del forziere verso Treviso o tenere duro per assicurare un futuro da protagonista alla storica società di Contrà San Biagio verso l’aggregazione con Verona, portando con sé i gioielli di famiglia e scongiurando il rischio di quello che sembra un vero e proprio assalto alla diligenza.