12 Settembre 2018 - 16.53

BUONGIORNO VICENZA: La versione di Matteo sulla Provincia

“In questi giorni si dibatte molto sul futuro Presidente della Provincia. Certo, i nomi possono essere importanti, ma io penso che molto più importante sia riflettere prima su ciò che crediamo la Provincia debba rappresentare. Penso che l’immagine della Provincia come “casa dei comuni” debba continuare a costituire l’idea guida che connota questo ente. Un luogo nel quale gli amministratori comunali (sindaci e consiglieri comunali) si confrontano e progettano strategicamente il territorio vicentino, senza vestire del militante di partito, ma guardando a ciò che è bene e importante per il territorio. Se così è la Provincia e i suoi organi dovrebbero vedere coinvolti, il più possibile, tutti gli amministratori e (di conseguenza) tutte le forze politiche, perché la casa sia realmente percepita come la casa di tutti. Fare uno sforzo per raggiungere un assetto il più possibile unitario nel governo della Provincia costituirebbe un bel segnale di responsabilità e di gestione matura di competenze proprie degli amministratori, nel solco di quell’autonomia più ampia che fortemente e giustamente il nostro territorio rivendica.”

Stavolta abbiamo fatto il classico copia e incolla e non ce ne voglia il sindaco di Chiampo, ma l’occasione è oggettivamente ghiotta. Al netto delle opinioni e delle dichiarazioni sulla stampa ufficiale, Macilotti affida al suo profilo Facebook la riflessione di partenza verso la – possibile – corsa allo scranno più alto di Palazzo Nievo. Lo fa da uomo libero, senza tessera di partito, senza ammiccare né alla Lega – che ha sconfitto nel suo comune pochi mesi con un bruciante 90% – né a Forza Italia e neppure al PD.
Prova quindi a lavorare su un’idea poco ortodossa di appuntamento, chiede in sostanza di non farne una partita di schieramenti ma di individuare una soluzione unitaria con il buon senso degli amministratori.
La Casa Comune dei Sindaci.
Una rappresentazione che aveva fatto breccia all’epoca di Variati 1 e 2, che riuscì a polarizzare molti civici che videro nel sindaco della città più un punto di riferimento amministrativo, che il dirigente dem.
Funzionerà anche per Matteo? La versione di Matteo alla Presidenza della Provincia è molto più civica che partitica e, tecnicamente, il profilo ha il suo appeal, la sfida quasi impossibile è pensare che si arrivi ad una soluzione unitaria considerato che Palazzo Nievo è la last chance del PD di mantenere qualche frammento di potere nel Vicentino.
Se perde questo treno sarà, almeno per i prossimi due anni, fuori da tutte le scelte strategiche del nostro territorio.
Dall’altra parte la Lega ha due candidati perché in realtà non vuole sceglierne nessuno quindi affida ai civici l’occasione per capire come si profila la battaglia e poi aderire al meno sgradito. In queste ore si parla di un’offerta del Carroccio al sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, per riproporre il modulo che ha fatto vincere le elezioni in città, ma la partita per la Provincia è ben più complessa e, soprattutto, gli aspiranti al Trono di Spade di Palazzo Nievo non sono pochi.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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