8 Dicembre 2018 - 11.56

BUONGIORNO VICENZA: Il fuoco amico della Lista Rucco, IEG ed euro4

La settimana di Vicenza si chiude con bocciature e polemiche. Mentre ci avviciniamo alla fine del primo semestre della giunta Rucco, piovono fulmini e saette sul progetto di Cicero dei lavori di riqualificazione a San Lazzaro, viene mancata la quotazione in Borsa di IEG con coda polemica dell’ex assessore di Variati ancora seduta nel board del colosso riminese che dà dell’incompetente al sindaco e, giusto per non farci mancare nulla, arriva la decisione del blocco delle auto euro 4 (una su due in città) con seguito di siparietto al vetriolo tra assessore comunale e regionale, entrambi leghisti.
Il Primo Cittadino resta coerente al suo stile, al suo metodo, calmare, rilassare, annacquare, sfumare. Lo fa con la prima grana, San Lazzaro, dove si trova incastrato dal fuoco amico del consigliere Marco Lunardi, ormai apertamente ostile a Claudio Cicero, indebolito dall’ingresso in consiglio comunale di Roberto D’Amore, forzista di lungo corso catapultato all’ultimo momento nella lista a 360° probabilmente perché non gradito alla nuova dirigenza azzurra ma, alla fine sbarcato in Sala Bernarda. Gli equilibri per Cicero sono più precari e la sua vera fiche resta la fiducia di Rucco, il quale deve sedare i nervosismi anche della sua lista per tenere insieme i pezzi. Non ultima la capogruppo Simona Siotto che rilancia sul tema esigendo il coinvolgimento della maggioranza sui nodi strategici, parlando della necessità di ripensare l’ingresso a Ovest della città con un grande progetto che tolga l’immagine negativa fatta di “macerie, negozi chiusi e prostituzione”. Rilancia sul tema del verde e della qualità, dove la viabilità è un argomento, ma non l’unico come ci ha abituati il Cicero-pensiero. Alla fine è sempre il Sindaco a chiudere, con passaggi in giunta ed in maggioranza ed oggi ci consegna un’istantanea della sua squadra sorridente e quasi al completo per lanciare il messaggio di unità, con il rischio dell’excusatio non petita.
Mentre il Primo Cittadino è impegnato a rappacificare, arriva un’altra grana su Vicenza, IEG abbandona all’ultimo momento lo sforzo per la quotazione in Borsa e partono i veleni, il Presidente della Camera di Commercio esprime preoccupazione e resta british, stavolta Rucco invece, nel doppio ruolo di Sindaco e Presidente della Provincia – due terzi del 19% che Vicenza rappresenta in IEG – , lancia un siluro verso Rimini lamentandosi di non essere stato coinvolto. Gli arrivano due risposte, quella del duo Cagnoni-Ravanelli (Presidente e AD) che rasserena e rassicura, sfuma e disperde, quella invece, piccata e impermalosita, di Michela Cavalieri, assessore al Bilancio della Giunta Variati, membro del CdA in IEG SpA insieme a Matteo Marzotto, che si è dimesso poche settimane fa in rottura con i riminesi.
La natura delle due risposte ci regala la fotografia della situazione, mentre Cagnoni e Ravanelli vogliono mantenere il canale diretto e positivo con i nuovi assetti di potere di Vicenza, la Cavalieri sente la pressione di un Sindaco che non si sente rappresentato e che sta aspettando le sue dimissioni. Cavalieri non solo non le dà, ma attacca Rucco. Una caduta di stile che ci poteva risparmiare.
Ora il prossimo appuntamento per il Sindaco sarà vigilare sugli investimenti previsti nel quartiere fieristico di Vicenza e che, grazie alla mancata quotazione in Borsa, potrebbero essere compromessi. Meglio convocare un tavolo, senza aspettare che la richiesta arrivi da Rimini.
Chiudiamo la passerella con il blocco delle auto con carburante euro 4, cioè una su due a Vicenza. Da ieri scatta il cartello arancione e dalle 8.30 alle 18.30 anche quel tipo di auto non possono circolare. Mentre commercianti e cittadini si stanno sollevando Matteo Celebron, a capo della rappresentanza leghista nell’esecutivo di Rucco e il suo collega di partito Giampaolo Bottacin – assessore regionale all’Ambiente – si mandano reciprocamente a quel paese scaricandosi le responsabilità su Facebook. Bottacin dice che la scelta del blocco è in capo ai Comuni, Celebron che si tratta di una scelta fatta l’anno scorso tra Governo, Regioni e Sindaci. Resta l’interrogativo se si poteva o no evitare il disagio, specie in partenza della stagione natalizia, un’occasione importante per i commercianti del Centro.
Intanto Rucco, raggiunto al telefono, dichiara che l’emergenza arancione è destinata a rientrare presto. Sfuma, rassicura, ricuce, come sempre.

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