12 Luglio 2018 - 10.41

BUONGIORNO VICENZA: H-Farm arriva a Vicenza?

La ex Caserma Borghesi, a Borgo Casale, è stata una delle incompiute del decennio passato perché, dopo la scelta della Provincia di acquisirla e destinarla allo sviluppo dell’Università a Vicenza, non si sono mai trovate le risorse per fare i lavori ed assegnare i locali in primis alla mensa ed alle Facoltà che non hanno ancora una sede stabile.
Pochi mesi fa tuttavia, non è passata inosservata l’azione di H-Farm che si sta interessando all’area nel centro storico per far partire un polo di formazione privato. Di cosa si tratta? La proposta sarebbe di definire un comodato con la Provincia, a tutt’oggi proprietaria della Borghesi, per 45 anni, l’abbattimento degli edifici esistenti, tranne la facciata che pare abbia un pregio, e la realizzazione di scuola materna, elementare e media con la formula H-Farm, quindi lezioni in inglese ed un programma formativo con importanti innovazioni sui nuovi saperi. Nel pacchetto della proposta dovrebbe esserci anche la compensazione per la città con la realizzazione della mensa universitaria che risolverebbe un vulnus nei servizi agli studenti che non è mai stato sanato.
Il punto di discussione tuttavia è che nel maggio scorso, epoca in cui vi sono state le interlocuzioni tra Vicenza ed H-Farm, si era in piena campagna elettorale per le amministrative del capoluogo ed Achille Variati era sindaco e Presidente della Provincia, oggi il quadro è completamente cambiato: c’è un nuovo sindaco, Francesco Rucco, che ogni giorno sta marcando la discontinuità con il decennio precedente, ed a lui spetterà il via libera, ad esempio, per il rinnovo, scaduto, della destinazione urbanistica dell’area Borghesi, mentre in Provincia la reggente Maria Cristina Franco ha il compito di guidare l’Ente al rinnovo che dovrebbe avvenire in autunno o primavera prossimi. Non ha, quindi neppure lei, una prospettiva piena perché Palazzo Nievo è in scadenza. La Camera di Commercio, il terzo Ente che ha sempre promosso lo sviluppo universitario a Vicenza ed è tra i soci fondatori della Fondazione Studi Universitari, è anch’esso in scadenza. Scegliere di procedere con l’operazione di H-Farm, dovrebbe presupporre una condivisione e la conoscenza piena della proposta tra i soggetti vicentini che avranno il compito di accompagnare l’eventuale ingresso del gruppo privato, posto che in città hanno già acquisito la Little English School ai Carmini. Qual è il Piano Formativo? Quali saranno le rette a carico degli utenti? Come si inserisce H-Farm nel complesso sistema formativo della città? Qual è il progetto per il recupero della Borghesi? Il sistema pubblico – Comune e Provincia in primis – ha definitivamente abbandonato l’idea dello sviluppo universitario sulla Borghesi? Eppure, sia Rucco che Dalla Rosa nel corso della campagna elettorale hanno riservato alla città universitaria una priorità fortissima, tanto quanto la sicurezza, la cultura e la viabilità. Abbiamo sentito un mantra che si è ripetuto in mille comunicati stampa, in cento dibattiti.
Ora c’è l’occasione per dimostrare che quella priorità è vera.

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