2 Agosto 2018 - 11.02

BUONGIORNO VICENZA: Adolescenti con spaccio take away

Se provate a chiedere a qualche adolescente cosa pensa dell’uso delle droghe, specialmente di quelle leggere, il rischio di trovare risposte che non vorreste sentire è molto alto. Nella maggior parte dei casi vi diranno che non c’è nulla di male nel farsi qualche canna, che tutti i loro amici lo fanno, chi più e chi meno, che procurarsi la sostanza è molto facile, basta fare due passi a Campo Marzo e procedere con lo shopping. Se invece cerchi qualità migliori di prodotto vai in Piazza Matteotti o al parcheggio di Santa Corona, dove trovi i capannelli dei pusher giusti. I più scafati si sono addirittura inventati il take away della canna, telefonata o whatsapp con parole chiave concordate e in pochi minuti ti arriva il rider con il pacchettino che hai richiesto.
Nell’epoca di Amazon e dei pasti a domicilio, ti portano tutto a casa.
Senso di colpa, zero. Timore dei controlli della polizia, zero. Paura delle dipendenze…..cazzate che raccontiamo noi grandi. Preoccupazione per i danni organici…..sciocchezze da adulti per esercitare i nostri divieti. Se poi consideriamo che qualche coetaneo dei nostri adolescenti si fa pure la canna insieme al padre che la considera come la camomilla o la tisana serale e diventa un rituale di amore genitoriale…..siamo alla frutta.
In tutto questo, che è un quadro abbastanza attendibile di quello che succede nelle famiglie della città, servirebbe una presa di posizione forte delle istituzioni, anche la sicurezza dei nostri figli è importante, forse più importante di altre forme di sicurezza di cui si parla quotidianamente sui giornali o al bar. L’Amministrazione Rucco ha attraversato la campagna elettorale di primavera con il mantra sulla sicurezza, ora è arrivato il momento di varare misure forti per prevenire, informare e disinnescare il fenomeno che è talmente dilagante da sembrare perfino accettato dalla comunità di cui facciamo parte. Solo le istituzioni possono fermarlo e dire no a questa deriva. Si mettano in atto misure specifiche, si vada a vedere nelle altre città se ci sono best practices da mettere in atto, ci si colleghi con le Ulss per un servizio psicologico di supporto gratuito a genitori e adolescenti. Si faccia qualcosa, prima che sia troppo tardi.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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