28 Maggio 2018 - 17.54

BOLZANO V.NO – “Il PomoDoro” Onlus, i progetti della Fattoria sociale

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E’ una primavera di semina ma anche di raccolto per l’Associazione di utilità sociale “il PomoDoro” di Bolzano Vicentino, che nella propria Fattoria sociale accoglie e accompagna ad una vita integrata e basata sul lavoro gli “apprendisti”, ovvero persone con diverse disabilità. Nato nel 2011 per iniziativa di un gruppo di genitori che si erano posti l’obiettivo di creare opportunità lavorative per i propri e altrui figli, l’associazione di utilità sociale “il PomoDoro” onlus ha trovato quasi da subito sede a Bolzano Vicentino, grazie all’interessamento di “Ipab di Vicenza” che ha concesso in comodato d’uso un casale in via Crosara con annesso fondo agricolo (in affitto). Nel corso degli anni l’associazione ha avviato una serie di attività, in primis la Fattoria sociale che ha quale principale obiettivo la formazione, l’inclusione sociale e il coordinamento nella vasta rete territoriale favorendo la solidarietà sociale con scuole e con realtà analoghe. Ciò anche tramite la coltivazione della terra, i laboratori, la vendita di prodotti agricoli, la cucina/laboratorio per la trasformazione dei prodotti, la ristorazione e la sostenibilità ambientale. Contestualmente, grazie ad alcuni importanti contributi della Fondazione Cariverona, sono state avviate molte opere e migliorie strutturali, mentre altre sono in procinto di essere realizzate.

La Stalla del Filò

Una delle opere di ristrutturazione e riqualificazione portate a termine, quella della ex stalla, oggi rimodernata per ospitare sia incontri sia attività di ristorazione, nasce da una significativa sinergia tra la onlus e l’impresa Fitt di Sandrigo, grazie alla quale sono stati recuperati preziosi spazi coperti che consentono di svolgere attività sociali e di ristorazione con la “Frasca” anche nella stagione invernale. «Per noi – afferma Ruggero Marzotto, presidente de “il PomoDoro” – l’incontro con FITT è stato davvero generativo perché oltre alle risorse economiche messe a disposizione dall’azienda per le necessarie opere edili, è stata avviata una relazione costante che coinvolge anche il personale dell’azienda, il che significa che abbiamo potuto coinvolgere nel nostro progetto le persone, e questo ha per noi un valore anche superiore a ciò che abbiamo potuto fare in termini di migliorie strutturali». “Affiancare progetti di elevato valore sociale, come quelli perseguiti da “il PomoDoro” – afferma Alessandro Mezzalira, Presidente di FITT, – è uno degli obiettivi che le imprese devono porsi. Un’azienda esiste all’interno di un territorio, appartiene al territorio, e per questo è importante che se ne prenda cura, dando il proprio contributo per valorizzare realtà come questa. Inoltre fare del bene si riflette positivamente anche sull’azienda: condividere la responsabilità sociale con i propri collaboratori fa crescere il senso di comunità, che oggi è uno degli aspetti che rendono un’azienda vincente”: «La nostra semina continua – dice Michela Rompato, vicepresidente dell’Associazione -, se un’opera è conclusa altre sono in fase di avvio o di progettazione. Abbiamo altri due importanti progetti che mirano a dare ulteriori opportunità di integrazione lavorativa ai nostri “apprendisti”.

Il forno a legna

Il primo progetto, che realizzeremo nei prossimi mesi sarà la costruzione di un forno a legna per la produzione di pane per gli usi quotidiani e le necessità della Frasca, con l’impiego di altre due persone. Per questo progetto siamo stati premiati dal Bando Aviva Community, una selezione che ha finanziato 10 progetti in tutta Italia su oltre 400 che si erano candidati assegnandoci un contributo di 5 mila euro. Per noi è stata una grande soddisfazione sia per il risultato ottenuto che per il grande appoggio ricevuto da oltre 1200 persone ci hanno votato online, nella prima fase di selezione che ci ha portato ad essere tra i 21 progetti finalisti. Ora dobbiamo completare la raccolta fondi per altri 10 mila euro per realizzare e dare avvio a questa nuova attività».

L’ascensore

Una seconda opera che vorremmo realizzare il prossimo anno – prosegue Rompato – è l’installazione di un ascensore che consenta l’accesso ai piani superiori della Fattoria. Si tratta di un altro intervento fondamentale perché apre alla possibilità di realizzare degli spazi abitativi che consentano ad alcuni apprendisti di poter abitare qui anche saltuariamente anziché viverla da pendolari. E questo rappresenterebbe un altro grande successo».

“5×1000 ce la fa!”

“il PomoDoro” sta cercando di realizzare questo progetto con la campagna “5×1000 ce la fa!”, lanciata in questi giorni anche con un breve video promozionale autoprodotto attorno a una striscia a fumetti realizzata da Alice Walczer Baldinazzo. «Abbiamo calcolato indicativamente – dice Marzotto – che bastano mille firme del 5×1000 per comperare e installare l’ascensore. Abbiamo avviato una campagna per trovare mille amici a cui chiediamo di indicare il codice fiscale 95110080249 e, soprattutto, di farcelo sapere lasciandoci il loro indirizzo mail. Con le mille promesse di firma a nostro favore, infatti, abbiamo già trovato chi può anticiparci a titolo gratuito la somma necessaria per poter eseguire l’intervento appena possibile e non fra tre anni quando i fondi saranno effettivamente messi a disposizione. Questa è la proposta e questa è la nostra speranza».

Stage internazionali e Agri.Giò 2018

Oltre alle opere strutturali ci sono anche attività che coinvolgono tante persone – spiega Sara Belpinati – una delle educatrici del PomoDoro. «Ne segnaliamo due in particolare: la prima è uno scambio internazionale che ha portato in fattoria due centri, uno francese e uno spagnolo, per l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità, nell’ambito di un progetto europeo creando una contaminazione interessante e stimolante. La seconda è la proposta del centro estivo “Agri.Giò 2018” che, a partire dall’11 giugno, propone lavori agricoli e laboratori per giovani con disabilità psico-fisica, seguiti da un’equipe di operatori, dove acquisire nuove competenze e autonomie.

La Frasca

Grazie ad una convenzione con l’Ulss di Vicenza (programma di Vita Indipendente e Inclusione Sociale), dal 2015 opera “La Frasca”, che offre uno spazio ristoro sotto il portico co-progettato, realizzato e gestito da un gruppo di giovani disabili inviati dall’Ulss e supportati da un’equipe multiprofessionale messa a disposizione dalla Fattoria con giovani cuochi che cucinano i prodotti raccolti nel campo e serviti dai ragazzi disabili. Sotto il portico o nei locali interni della fattoria vengono ospitati famiglie, gruppi, compleanni e ricorrenze, cene sociali e aziendali.

“Incroci di esperienze”: serate in due tempi dal 16 maggio al 26 giugno

Il “PomoDoro” non è solo contesto lavorativo, ma esprime anche una realtà vivace e attenta alla cultura: proprio in queste settimane si sta svolgendo  in Fattoria un ciclo di tre appuntamenti intitolato “Incroci di esperienze” con la proposizione di incontri che mescolano i linguaggi culturali con quelli sociali e artistici. Dopo una prima serata realizzata nell’ambito di Vicenza Jazz,vi sarà un secondo incontro (26 giugno) legato all’iniziativa #aiutaunosmidollato lanciata da Sandro Pupillo e dall’Admo Vicenza per far conoscere e sensibilizzare la donazione di midollo osseo.

 

 

 

 

 

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