3 Aprile 2019 - 9.33

Bocconi avvelenati per cani: come riconoscerli e cosa fare

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Dopo i 3 cani morti a Sarego, ieri l’allarme esche killer è passato a Chiampo. Ma questi terribili episodi si rincorrono di mese in mese in tutta la provincia. Ecco un vademecum di Enpa per riconoscere i bocconi avvelenati e cosa fare in caso di ingestione da parte del proprio cagnolino.

Che siano uova, fette di prosciutto arrotolate o polpette, tutte contengono veleno e, per i nostri cani sono tutte esche irresistibili.
Purtroppo, perché gli effetti dei bocconi avvelenati si possono vedere anche nel giro di pochi minuti e possono essere molto pericolosi. Vediamo, prima di tutto, dove è possibile trovare queste esche. Le aree maggiormente a rischio sono i boschi oppure le zone coltivate, dove i bocconi vengono sparsi per evitare che gli animali rovinino il raccolto. Molto colpite, purtroppo, sono anche le aree cani.  Come abbiamo detto, queste esche risultano buonissime per i nostri amici cani.
Ma gli effetti possono essere pericolosi e agire dopo pochi minuti, oppure dopo giorni.
Le conseguenze dipendono da una serie di fattori, tra cui il tipo di veleno utilizzato, il dosaggio, il peso e la taglia dell’animale e il tempo trascorso dall’ingestione.

I veleni più utilizzati sono:

  • Veleno per lumache:

I sintomi appaiono subito, entro 2-3 ore dall’ingestione. Il veleno per lumache è formato da piccoli granuli di colore azzurro-verde. I sintomi possono includere tremore, convulsioni, pupille dilatate, forte aumento della temperature, diarrea verdastra.

  • Antigelo per auto:

Per i nostri amici è buonissimo, ha un buon sapore. Ma è molto pericoloso. I sintomi compaiono entro 30 minuti o 12 ore, con nausea, vomito, tremori e convulsioni, e il cane tende a bere e ad urinare molto. Nel giro di 12-24 ore comincia a respirare in modo veloce e affannoso, mentre il battito aumenta. Successivamente, compaiono anche complicazioni ai reni.

  • Veleno per topi:

Può essere un liquido blu, una cialda nera oppure una pasta o dei granuli di colore rosso, fuxia o blu.
Questo veleno inibisce la vitamina K e quindi non permette la giusta coagulazione del sangue. Ciò provoca emorragie.
Il veleno per topi causa sanguinamento dal naso, dalle orecchie, dalle gengive. Ma anche debolezza. Agisce dopo circa 48 ore da quando il cane ha mangiato il boccone avvelenato.

Cosa fare se il cane mangia un’esca avvelenata

Vediamo ora cosa puoi fare se il tuo cane mangia un boccone avvelenato.
Una cosa importante che potresti fare è la prevenzione: insegnare al tuo cucciolo a non mangiare le cose che trova per terra. Un buon educatore saprà aiutarti ad insegnare questo comportamento al cane, dandoti utili consigli.

Come comportarsi in caso di ingestione

La prima cosa che devi fare se il tuo cane mangia un boccone avvelenato, è chiamare il veterinario o la guardia medica veterinaria.
Il tuo veterinario di fiducia saprà darti utili consigli per aiutare il tuo animale e una volta arrivati nel suo ambulatorio interverrà prontamenteper far star meglio il tuo migliore amico.

Nel frattempo cerca di mantenere calmo il tuo cucciolo e cerca di farlo vomitare. Porta sempre con te dell’acqua ossigenata da spruzzare direttamente nella bocca del cane o del sale grosso, sempre da mettere a manciate nella bocca del tuo amico. In questo modo il cane sarà portato a vomitare.

Vediamo cosa fare quando il tuo cane mangia bocconi riempiti con i veleni che abbiamo visto in precedenza.

  • Veleno per topi: se il tuo cane mangia un’esca avvelenata con veleno per topi, cerca immediatamente di farlo vomitare. Acqua ossigenata o sale grosso, direttamente nella bocca del tuo cane, lo aiuteranno ad espellere quello che ha mangiato.
  • Veleno per lumache e antigelo: in entrambi i casi devi immediatamente recarti dal tuo veterinario di fiducia. Nel caso del veleno per lumache saprà curare tutti i sintomi del tuo cane. Nel caso il tuo cucciolo abbia mangiato dell’antigelo, il medico saprà somministrare l’antidoto migliore per questo veleno.

Ti consigliamo di portare con te un kit di pronto soccorso che può sempre rivelarsi utile durante le escursioni con il tuo cane.

Hai portato il tuo migliore amico dal veterinario ed ora sta bene. Perfetto, ma “cosa posso fare affinché non accada più a nessun altro cane?” “E’ stato forse un avvelenamento doloso?” “Posso denunciare l’accaduto?”

Bocconi avvelenati ai cani: cosa dice la legge?

Ti riportiamo alcune indicazioni tratte dal sito della Lav (Lega AntiVivisezione).

I casi di avvelenamento devono essere documentati e denunciati perché la legge è un importantissimo strumento a nostra disposizione per sconfiggere il fenomeno“.

Per quanto riguarda l’avvelenamento di animali, la legge è molto chiara: “è espressamente vietato diffondere veleni dalla legge sulla caccia (L.N. 157/92 art. 21, che prevede un’ammenda fino a € 1549,37) nonché dalle leggi sanitarie (art. 146 T.U. Leggi Sanitarie, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda da € 51,65 fino a € 516,46)”

La legge 189 del 2004, invece, è contro il maltrattamento e l’uccisione di animali.
Come riportato dalla Lav: “Recentemente, anche il Ministero della Salute ha prorogato l’Ordinanza concernente norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati (GU Serie Generale n.165 del 16-7-2016)”.

Cosa devi fare per denunciare questi eventi?

Per denunciare rivolgiti a qualsiasi organo di polizia giudiziaria (Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato…), presentando la tua denuncia (anche contro ignoti) in forma scritta.

Inoltre, puoi denunciare anche una minaccia di avvelenamento. Una minaccia può essere denunciata per infrazione delle normative previste dal Testo Unico delle Leggi Sanitarie relative alla distribuzione di sostanze velenose.

Infine, in caso di minaccia, aggiunge la Lav: “Questi sono i classici casi in cui può esserti utile improvvisarti ‘detective’ e raccogliere il maggior numero d’indizi affinché si possa risalire ai colpevoli: in particolare è importante presentare una denuncia scritta firmata da tutti i cittadini interessati e depositarla direttamente in Procura, oltre che dai Carabinieri e Corpo Forestale, e sollecitare ogni tanto, meglio se con il supporto di un legale, l’andamento delle indagini, dove occorre scrivere nel dettaglio tutti i fatti. Se dovesse succedere qualcosa agli animali occorre conservare i referti veterinari che ne attestino le ferite o la morte così da poterli allegare alla segnalazione”.

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