30 Marzo 2018 - 18.53

Blitz della Regione Veneto in 34 case di riposo (anche nel Vicentino): l’esito

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Sono confortanti gli esiti di un vero e proprio “blitz” a sorpresa per valutare la qualità complessiva dell’assistenza agli anziani, sia dal punto di vista ambientale che personale, che, nella giornata di ieri, ha visto commissioni tecniche di tutte le Ulss del Veneto presentarsi senza preavviso in 34 Case di Riposo della regione e redigere un primo rapporto su quanto rilevato, cui seguirà una dettagliata relazione ufficiale.

Gli esiti dell’iniziativa sono stati illustrati oggi nel corso di un punto stampa dal Presidente della Regione Luca Zaia e dall’Assessore alle Politiche Sociali Manuela Lanzarin, che ha coordinato l’operazione, in collaborazione con i Direttori Generali delle Ullss.

Su 34 controlli effettuati, rilevando ben 28 diversi parametri riguardanti gli ospiti, gli ambienti, gli arredi e le aree esterne, 25 strutture hanno avuto un esito completamente positivo, 2 si sono collocate in una situazione intermedia, 7 hanno avuto un esito negativo, determinato però non da mancanze gravi, ma da situazioni oggettivamente da migliorare, come la presenza di umidità, l’attrezzatura insufficiente delle aree esterne, l’arieggiatura dei locali, la presenza di strumenti per la raccolta dei desideri dell’ospite nella quotidianità.

“Come dico da sempre – ha sottolineato Zaia – la qualità delle case di riposo e delle geriatrie e pediatrie negli ospedali è una priorità sulla quale non ammettiamo cedimenti. Anche le poche strutture risultate ‘negative’ – ha tenuto a precisare – in molte parti d’Italia sarebbero hotel stellati, ma a noi non basta: verso gli anziani abbiamo un dovere di civiltà, perché sono quelli che hanno fatto grande il Veneto e ora si trovano in condizioni di debolezza e vulnerabilità e devono essere assistiti in modo superlativo. In questo senso i controlli a sorpresa sono uno sprone a fare sempre il meglio e a migliorare ovunque si possa. Li rifaremo – ha annunciato il Governatore – e formalizzeremo in legge l’istituzione dei team di verifica e dei protocolli di controllo”.

“Con l’operazione di ieri – ha fatto notare l’Assessore Lanzarin – abbiamo verificato circa 3.700 posti letto su un totale di 31.942 e circa il 10% delle case di riposo venete che sono 370. Un test probante – ha aggiunto – da cui è uscita una bassa percentuale di esiti insufficienti. Su questi si deve lavorare già da oggi per eliminarli. Il quadro generale – ha aggiunto – è però assolutamente buono, e le criticità rilevate sono risolvibili. Ringrazio – ha concluso la Lanzarin – i Direttori Generali delle Ulss e i team di verifica con i quali nei giorni scorsi abbiamo lavorato intensamente, anche per fare in modo che i controlli fossero totalmente imprevedibili e imprevisti”.

TABELLA RIASSUNTIVA CONTROLLI CASE DI RIPOSO

BLITZ REGIONE VENETO IN CASE RIPOSO: DI GIACOMO (S.PP.), LE ALTRE REGIONI NE
SEGUANO L’ESEMPIO
“Ottima l’iniziativa della Regione Veneto che ha organizzato un vero e proprio blitz in 34
case di riposo per verificare che il trattamento dei pazienti rispetti gli standard. È quello che
dovrebbero fare tutte le Regioni, le Aziende Sanitarie e quanti hanno responsabilità di
controllo”. È il commento di Aldo Di Giacomo, segretario generale del SPP (Sindacato di
Polizia Penitenziaria) che nei giorni scorsi ha sollecitato misure straordinarie dopo la
vicenda della casa-famiglia di Sant’Alberto, frazione di Ravenna, dove due persone sono
state arrestate dai carabinieri con l’accusa di avere maltrattato almeno sei anziane tra gli 85
e i 90 anni.
“Le visite, ovviamente senza preavviso, contestualmente all’installazione di impianti di
video-sorveglianza h24 in ogni centro che svolge funzioni di servizi per anziani, disabili e
bambini – aggiunge – sono gli strumenti più efficaci per prevenire le situazioni di violenze e
maltrattamenti che si stanno ripetendo con troppa frequenza in tutto il Paese. Noi come
S.PP. continuiamo a chiedere al nuovo Parlamento di occuparsene e di recuperare la
disattenzione dimostrata nella precedente legislatura. È il caso di ricordare – dice Di
Giacomo – che un disegno di legge presentato da anni, allo scopo di prevenire gli abusi con
l’impiego di telecamere negli istituti, dopo il voto favorevole alla Camera, è stato affossato
al Senato sotto l’alibi della privacy. Esistono in proposito sistemi tecnologici in grado di
garantire la privacy senza rinunciare alla videosorveglianza”.
Il segretario del S.PP. ha ribadito la necessità di introdurre pene severissime contro gli autori
di violenze e maltrattamenti ad anziani; il licenziamento immediato del personale di
strutture socio-assistenziali colto in flagranza di reato; la chiusura delle strutture interessate.

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