31 Marzo 2017 - 13.41

Blitz alla Miteni di Trissino, denunciati attivisti Bocciodromo, Arcadia e Pedro

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14 persone sono state denunciate per il blitz alla Miteni di sabato 18 marzo. Dopo le attività di indagine della Digos sono stati denunciati 14 noti attivisti del centri sociali BOCCIODROMO di Vicenza, ARCADIA di Schio e PEDRO di Padova per i reati di violenza privata (art. 610 C.P.), violazione di domicilio (art. 614 C.P.), imbrattamento (art. 639 C.P.), e manifestazione senza preavviso (art. 18 TULPS). Si tratta di persone da tempo conosciute alla DIGOS per il loro attivismo in movimenti antagonisti del Veneto, molti dei quali più volte denunciati per reati commessi in occasione di pubbliche manifestazioni.
LA PROTESTA
Nella mattinata di sabato 18 marzo un gruppo di circa 30 persone aveva fatto ingresso all’interno dello stabilimento MITENI S.p.A. di Trissino, senza autorizzazione.
In particolare, verso le 10.30, il personale addetto alla vigilanza della MITENI S.p.A., aveva allertato le Forze di Polizia, segnalando lo scavalcamento delle recinzioni esterne da parte di persone vestite con tute bianche. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri ed un equipaggio della Polizia di Stato della DIGOS della Questura. Tuttavia, all’arrivo delle forze dell’ordine, i dimostranti si erano già allontanati.
Dal sopralluogo effettuato si constatò lo scavalcamento ed il danneggiamento della recinzione esterna, l’imbrattamento del suolo a ridosso dell’ingresso mediante vernice (utilizzata per vergare varie scritte) e l’accensione di fumogeni.
I dimostranti avevano esposto alcuni striscioni recanti le scritte “MITENI CRIMINALE L’ACQUA E’ UN BENE COMUNE – COMITATI DIFESA TERRITORIO NORD EST”, “DIRITTO ALL’ACQUA PULITA -COMITATI DIFESA AMBIENTE NORD EST”, “ACQUA LIBERA DAI PFAS #VICENZASISOLLEVA”, SANZIONIAMO I RESPONSABILI DEL DISASTRO AMBIENTALE” e scritto a terra, con vernice di colore bianco: “CHIUDERE LA MITENI”, “VENETO LIBERO DAI PFAS”.
Gli autori del fatto si sono allontanati subito dopo. Gli stessi dimostranti, sempre vestiti con tute bianche, si sono spostati, poco dopo, nel centro del comune di Trissino, dove hanno manifestato. Alla protesta parteciparono circa 30 persone.
Sul posto, sopraggiunse ancora una volta la DIGOS e militari dell’Arma dei Carabinieri.
Gli operatori della Questura documentavano le varie fasi della manifestazione con video e fotografie. Davanti al Municipio, alcuni dimostranti hanno esposto uno striscione recante la scritta: “CHIUDERE LA MITENI! #VICENZASISOLLEVA”, mentre altri illustravano pubblicamente, anche usando dei megafoni, i motivi della protesta. Dopo circa 30 minuti il gruppo si è allontanato spontaneamente. L’attività d’indagine svolta dalla DIGOS è successivamente consistita nella acquisizione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza della MITENI nonché nell’esame delle stesse, unitamente a quelle effettuate direttamente sul posto.

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