28 Maggio 2020 - 9.58

Azienda assegna 200 euro in più a ogni lavoratore in servizio nel lockdown

Tra mascherine, guanti e tutti i dispositivi necessari alla protezione dal contagio che si sono aggiunti ai normali rifiuti urbani e non, i mesi di picco dell’emergenza sanitaria hanno visto uno sforzo extra di Alto Vicentino Ambiente nel garantire il servizio alle oltre 92mile utenze, tra civile e business per oltre 180 mila abitanti: “Nonostante le difficoltà che, come tutta la popolazione, anche le persone che lavorano in AVA hanno dovuto affrontare – spiega Daniela Pendin,Consigliere di Amministrazione di Alto Vicentino Ambiente srl -, il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è stato garantito al 100% su tutto il territorio e non è stata nemmeno mai sospesa l’opera di recupero dei materiali che lo permettono. Tutto questo grazie alla professionalità dei lavoratori e ai piani predisposti dai nostri tecnici per rendere il lavoro efficiente e sicuro”.

Per questo AVA ha deciso di assegnare, una tantum, una premialità extra ai lavoratori dipendenti che nei mesi di marzo e aprile hanno svolto servizio presso la sede di lavoro: “In AVA crediamo nel merito – continua Pendin -, per questo abbiamo voluto dare il giusto riconoscimento alla professionalità delle persone che lavorano a servizio dei cittadini e delle imprese di questo territorio,  andando oltre quello già previsto dal Decreto Cura Italia” (bonus di 100 euro ai lavoratori che non operavano in smart working con reddito sotto i 40.000 euro, ndr).

L’azienda partecipata da 31 comuni dell’Alto Vicentino e dall’Unione Montana ‘Spettabile Reggenza dei Sette Comuni’, ha infatti deliberato un premio fino a 200 euro lordi a lavoratore: “Si parla di un bonus per 185 persone il cui valore è variabile a seconda del numero di giornate di presenza presso le sedi aziendali tra il 1° marzo e il 30 aprile. Il premio verrà erogato anche ai neoassunti in questo periodo e anche a chi ha concluso il suo lavoro in AVA, ovviamente a parametrato al numero di ore lavorate durante questi due mesi”.

Un riconoscimento importante, quindi, in un periodo fuori dall’ordinario che però ha visto il servizio mantenersi costante, nonostante le nuove necessità richieste dall’emergenza sanitaria: “In questo periodo sono state adottate con tempestività le necessarie misure straordinarie per affrontare l’emergenza – conclude Daniela Pendin -, con particolare riferimento all’approvvigionamento di DPI, per non parlare della gestione dei rifiuti a rischio infettivo prodotti da utenze Covid-19 o zone focolaio, ai servizi di sanificazione delle strade e alla gestione dei centri comunali di raccolta”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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