3 Dicembre 2018 - 15.37

ASIAGO – Marcesina, in marcia lungo le foreste rase al suolo

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Si è svolta sabato la manifestazione nazionale ‘Un mese dopo la catastrofe’, organizzata da numerose associazioni animaliste e ambientaliste (Iams- Impegno e Azione per un mondo sostenibile, da Enpa-Ente nazionale protezione animali, Lac-Lega per l’abolizione della caccia, Lav-Lega anti vivisezione, Lidaa-Lega italiana difesa animali e ambiente, Oipa-Organizzazione internazionale protezione animali, Mountain Wilderness, Lndc-Lega nazionale per la difesa del cane, Lipu-Lega italiana protezione uccelli, Wwf-World Wildlife Fund, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Coordinamento protezionista Veneto e Legambiente) che si è svolta a Piana della Marcesina. Un serpentone silenzioso, poco meno di cinquecento manifestanti, da Valmaron ha raggiunto il Rifugio Marcesina attraverso gli oltre tre chilometri di foresta rasa al suolo.

Nel corso della manifestazione sono state ribadite tre richieste: divieto di caccia per l’intera stagione venatoria nelle province colpite dall’uragano, lo stop al progetto di legge regionale per l’apertura dei sentieri di montagna ai fuoristrada dei cacciatori e azioni concrete per contrastare i cambiamenti climatici che in Veneto hanno lasciato il segno con il tornado del luglio 2015 sulla Riviera del Brenta e con l’uragano del 29 ottobre.

 

 

 

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