16 Febbraio 2018 - 16.11

ARZIGNANO – Spaccio in ValChiampo, arrestato un nigeriano e denunciata una connazionale

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 Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Arzignano al termine di un’attività finalizzata alla repressione dello smercio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato Odijie Timothy, nigeriano 19enne, domiciliato ad Arzignano, sorpreso mentre stava per vendere due dosi di stupefacente nei confronti di altrettanti acquirenti del luogo. L’attività investigativa, in realtà, era iniziata già dai primi giorni  di gennaio, quando i Carabinieri della Stazione di Arzignano, al termine di una raccolta di elementi probatori, avevano deferito in stato di libertà, per il reato di spaccio di stupefacenti, il giovane straniero arrestato e la sua compagna, coetanea e  connazionale E.B., che con lui condivide un’ appartamento nella città del Grifo. Con la prima informativa diretta all’Autorità Giudiziaria Berica, i militari arzignanesi, coordinati dal loro comandante, Il Luogotenente Michele Mascolo, avevano ricostruito un discreto traffico di stupefacenti gestito dai due africani, documentando molteplici cessioni di eroina nei confronti di più acquirenti, sia italiani che stranieri, questi ultimi per lo più operai indiani, che dal mese di ottobre 2017 si erano verificati, previ contatti telefonici, in luoghi densamente frequentati quali piazze e fermate degli autobus, ma anche nei parcheggi delle scuole, frequentate da studenti minorenni. Da gennaio, tuttavia, l’attenzione dei militari nei confronti dei due stranieri non era scemata e, nel primo pomeriggio di ieri, la perseveranza dei militari è stata ricompensata. Poco prima delle 13.30, infatti, i Carabinieri hanno notato la presenza del giovane nigeriano alla fermata dell’autobus vicino alle locali scuole medie, rilevando, contestualmente, anche la presenza di due tossicodipendenti del luogo. Ritenendo che il motivo della presenza congiunta dei tre fosse da mettere in correlazione con un imminente cessione di droga, hanno bloccato lo straniero e i suoi potenziali clienti per sottoporli a un approfondito controllo. La perquisizione eseguita nei confronti dello straniero ha consentito di rinvenire, occultate in vari parti, sulla sua persona, 10 involucri di eroina, per un peso complessivo di poco superiore ai 2 grammi, nonché la somma di 60 euro e un telefono cellulare, verosimilmente utilizzato per i contatti con gli acquirenti. I due italiani, un artigiano e un operaio del luogo, non sono stati trovati in possesso di alcunché, non avendo ancora perfezionato l’acquisto. Dopo avere sequestrato lo stupefacente, il denaro e il telefono, gli operanti hanno proceduto all’arresto di Timothy, attesa la conclamata flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, trattenendolo fino alle 10 della mattinata di oggi, ora in cui era stata fissata l’udienza con il rito direttissimo, nelle celle della Tenenza Carabinieri di Montecchio Maggiore. Al termine dell’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre giorni la settimana, concedendo i termini di difesa e riservandosi di fissare la prossima data per il dibattimento.

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