4 Agosto 2020 - 12.42

Arzignano fissa limiti agli odori

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, per la prima volta in Italia, è stata approvata la prima regolamentazione comunale in materia di LIMITAZIONE AGLI ODORI, attraverso l’utilizzo dei limiti di concentrazione in aria dell’idrogeno solforato indicati daal’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Grazie a questo specifico e innovativo regolamento comunale, si agisce coprendo un grave “buco normativo” della normativa italiana.
Infatti, il DPR 322/1971 che fissava per l’acido solfidrico limiti per le immissioni e stabiliva anche severe sanzioni penali è stato abrogato nel 2012.
Da allora, la mancanza di limiti di legge costringe ARPAV e l’ULSS (quando effettuano verifiche per casi specifici) a confrontare i risultati delle misure con i valori guida OMS.
Questa importante regolamentazione comunale è parte integrante di un piano d’azione ancora più ampio che prevede:
• Richiesta allo Stato di fissare limiti di valore nazionale (richiesta eseguita in data Il 9 luglio 2020 dai sindaci dei comuni di Arzignano, Chiampo, Zermeghedo, Montorso e Montebello
• Installazione di nuove centraline cittadine per la misurazione della qualità dell’aria

Il dottor Giorgio Gentilin, presentatore della mozione che ha introdotto il nuovo regolamento: “In qualità di medico pneumologo, ho voluto presentare questo regolamento pensato per un’Arzignano sempre più pulita nell’acqua, in terra e in aria. I limiti che ho proposto sono esattamente quelli indicati dall’ Organizzazione Mondiale per la Sanità. Questi Limiti peraltro saranno uno strumento utile ed efficace a servizio del grande lavoro di monitoraggio svolto costantemente da ULSS e ARPAV.”

Dichiara il sindaco Alessia Bevilacqua: “Da oggi Arzignano è il primo comune in Italia ad avere una limitazione chiara in merito alla questione Odori (Acido Solfidrico). La Qualità dell’Aria è un diritto fondamentale per i nostri cittadini. Se lo stato è carente, allora il Comune se ne fa carico con un proprio regolamento, secondo i principi di precauzione sanitaria e tutela della salute. Inoltre un limite certo e conosciuto, per chi deve rispettarlo, per permettere alle aziende di non lavorare in balia dell’incertezza normativa”

Il testo del regolamento:

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