18 Gennaio 2021 - 12.12

Appello a Zaia di 1.600 genitori: sì alla Dad, no al ritorno in classe! #sìdad

1.600 genitori scrivono a Luca Zaia a favore del proseguimento della didattica a distanza: un appello alla Regione affinchè non avvii in presenza altri studenti e garantisca la dad a chiunque ne faccia richiesta. Ecco il testo integrale della lettera:

Caro Governatore Zaia,
in questo momento difficile riteniamo le arrivino alcune proteste riguardanti la sua giusta decisione di tenere chiuse le scuole superiori fino al 31 gennaio nella nostra Regione.E dagli appelli che le vengono rivolti perchè venga ripristinata la didattica in presenza, Lei potrebbe forse dedurre che tutti i genitori siano favorevoli ad una riapertura. Non è così, Presidente, e noi ne siamo la prova.Siamo un gruppo di genitori veneti, 1632 firme raccolte sino ad ora, che non segue la logica della riapertura a tutti i costi e siamo ad esprimerle il nostro sostegno alla politica di prudenza che ha adottato su questo tema non solo fino al 31 gennaio ma anche oltre, sino a quando cioè i numeri della pandemia saranno contenuti e la pressione sugli ospedali normalizzata.Noi crediamo si debba evitare di farsi influenzare da slogan quali quelli lanciati dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, né da visioni per certi versi egoistiche e prive di qualsiasi riscontro nella realtà fattuale, non solo della scuola, ma dell’intera società veneta. E la situazione attuale ci dice che la terza ondata potrebbe essere alle porte fra l’altro con la sostanziale differenza, forse a causa delle mutazioni del virus, che si è notevolmente abbassata l’età media dei contagi, finendo per coinvolgere anche gli adolescenti. In queste condizioni il virus entra nelle scuole con i ragazzi, circola, arriva nelle case, colpisce le famiglie.Per non dire che non è semplice aereare le aule, come viene consigliato, costringendo gli studenti e insegnanti a stare con i giubbotti, rischiando di ammalarsi anche per il freddo.Oltre a tutto è evidente che il problema non sono solo le lezioni in aula, ma tutto ciò che gira attorno alla scuola, dagli assembramenti, ai trasporti, alle mense.Una scuola aperta, in queste condizioni, è sicuramente una soluzione peggiore di stare nella propria casa seguendo a distanza, ed in sicurezza, le lezioni degli insegnanti.Siamo consci che la scuola in presenza sarebbe l’opzione migliore, ma in questo eccezionale e inaspettato momento storico, che costringe tutti a stare a casa, rispettando limitazioni alla socialità, la didattica a distanza è e rimane l’unico antidoto. La sicurezza dei nostri figli non ha prezzo, e non deve essere messa a rischio con aperture affrettate, dovute soprattutto a pressioni ed a proposte a dir poco irresponsabili. Per questi motivi, Presidente Zaia, desideriamo manifestarle il nostro appoggio qualora dovesse decidere, per questioni legate alla curva epidemiologica, di tenere le scuole chiuse anche dopo il 31 gennaio.Tutti noi abbiamo a cuore che venga garantito il diritto allo studio dei nostri figli, ma desideriamo fortemente che ciò avvenga in totale sicurezza e serenità.#sidad
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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