12 Aprile 2019 - 9.45

App Fidas Vicenza, la donazione in palmo di mano

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“Sei decenni sono passati, oltre mezzo secolo di storia della nostra Associazione di donatori di sangue. Centinaia di migliaia di donatori hanno fatto grande Fidas Vicenza, con entusiasmo e partecipazione, hanno teso il loro braccio per il prossimo, in un gesto anonimo, gratuito e generoso”. Con queste parole il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin, è intervenuto ieri nella prima conferenza stampa di presentazione ufficiale del 60° di fondazione dell’Associazione.

È stato un mecenate, il conte Tommaso di Valmarana, a spingere affinché il 20 maggio 1959 l’Associazione donatori di sangue di Vicenza (allora Adosav), nascesse. “Dobbiamo molto a quest’uomo, che incarna i valori della nostra Associazione. La Fidas di oggi, infatti, è un’organizzazione trasparente, che attraverso la promozione del dono incentiva le donazioni di sangue, in particolare puntando sui giovani ed i giovanissimi, anche attraverso un importante lavoro con le altre Associazioni del dono ed il mondo dell’Istruzione”.

Fidas Vicenza è un’associazione costantemente in cammino. Guarda avanti, al futuro, ma senza scordare la propria storia, densa dei valori che ancora oggi la rendono grande. “È con questo spirito che abbiamo pensato a costituire la Commissione social – sottolinea Morbin – un gruppo di giovani, esperti di informatica e social network, che ci hanno posti di fronte ad un dato di fatto: ovunque si vada ci sono persone con in mano uno smartphone, collegate al mondo. I tempi sono cambiati e le relazioni personali, pur non essendo scomparse, oggi prevedono anche forme diverse per conoscersi ed interagire con altri gruppi di persone. Abbiamo pensato che anche noi donatori non potevamo restare al palo”.

Forte dei suoi oltre 22mila donatori e delle quasi 31mila donazioni messe a segno, Fidas Vicenza mantiene il primato di prima federata veneta e terza italiana, ma si tratta di un dato che va mantenuto.

“Pochi minuti e l’App di Fidas Vicenza, denominata Donatori Vicenza, è pronta per essere utilizzata. È un’App in piena regola – aggiungono i referenti della Commissione social, Davide Arsego e Flavio Corà – perché permette di fissare l’appuntamento per la prossima donazione, scegliendo il centro trasfusionale ed il tipo di donazione da effettuare. È anche un diario di bordo, perché consultando l’archivio sarà possibile visualizzare lo storico delle donazioni fatte e cercare di mantenere un livello di “generosità” il più possibile alto”.

Per la realizzazione dell’App Fidas Vicenza rivolge un ringraziamento particolare alle Associazioni del dono che hanno collaborato e, in particolare, ad Adriano dell’Avis di Cornedo Vicentino.

In occasione della conferenza stampa, il presidente Morbin ha anche illustrato i principali momenti previsti per la celebrazione del 60° dell’Associazione, in programma il 18 e 19 maggio 2019.

Sabato 18 maggio la tavola rotonda “Donazione e donatori: ieri, oggi e domani” nella sala dei fondatori di Confartigianato Vicenza, che vedrà confrontarsi il presidente nazionale Fidas, Aldo Ozino Caligaris, il direttore del Dimt di Vicenza, Alberta Alghisi ed il dirigente del Ministero della Salute, Maria Rosa Tamburrini.

Sabato sera alle 20.45 al Teatro comunale di Vicenza la musica del dono, con due ospiti d’eccezione: Moses, che presenta La rivoluzione dell’armonica ed Elena Tavella con “Women”, omaggio alle giovani voci femminili.

Domenica mattina, dalle 8.30, la sfilata con migliaia di donatori vicentini, da Campo Marzio a Piazza dei Signori, con il saluto delle autorità e, successivamente, in cattedrale, la santa messa celebrata dal vescovo mons. Beniamino Pizziol.

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