5 Gennaio 2020 - 19.10

Anno nuovo, vita vecchia

Il buon giorno si vede dal mattino. Una guerra pronta per scoppiare tra USA ed IRAQ a seguito dell’uccisione del generale iraniano Soleimani. Prezzo del petrolio in salita a causa di queste nuove tensioni in medio oriente ed a seguito dei nuovi tagli produttivi dell’OPEC. Indici azionari ai massimi storici ma forse vicini ad un bivio. Notevoli progressi nelle trattative commerciali USA-CINA. Probabile crisi politica in Italia e spettro nuove elezioni. Incognita impeachment sulle elezioni americane. Chi più ne ha più ne metta.

Come deve muoversi l’investitore sui listini nel nuovo anno appena nato. Logico pensare di non poter avere una risposta precisa, sarebbe fin troppo facile.

Sicuramente molto dipenderà dal fatto che Stati Uniti e Cina raggiungano un compromesso commerciale soddisfacente per entrambi. Di contro il presidente Trump impegnato nel rinnovo della sua carica istituzionale, non permetterà che l’economia cada in recessione in un momento così importante per lui.

In Europa essendo ormai il debito sovrano una fonte di rendita negativa, bisogna giocoforza trovare dei porti sicuri alternativi, accattivanti ed attraenti, beni rifugio come potrebbe essere l’oro. Non va dimenticato però che gli Europei ma ancora di più gli italiani sono storicamente popoli dediti più al risparmio che all’investimento, di conseguenza la liquidità farà ancora la parte del leone, seppur non remunerata, tanto da poter essere considerata un’asset class almeno fino a quando non verranno applicati tassi negativi sui conti deposito.

Potenzialmente quindi il rally azionario a cui molti non hanno partecipato, potrebbe proseguire ancora in presenza di effetti esterni neutri. L’unico rischio al momento all’orizzonte è rappresentato dall’inflazione che sta aumentando più del previsto, con la conseguenza che le banche centrali rischierebbero di dover decidere se affrontare con maggior attenzione il rischio inflazione o il rischio del troppo elevato debito pubblico.

Però come sappiamo anche in una giornata estiva piena di sole si potrebbe presentare inaspettatamente un temporale anche di grosse dimensioni, e se non si è cauti e prudenti nel prevederlo le conseguenze un semplice raffreddore potrebbe rapidamente trasformarsi in un’influenza.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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