22 Dicembre 2016 - 16.53

ALTAVILLA – Fare Cibo: lievitati, buon vino e un’idea di franchising

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ALTAVILLA – “Fare Cibo”, locale ad Altavilla Vicentina, in via Lago Maggiore 75, apre le sue porte alla pizza, ai lievitati e al vino come massima espressività della qualità italiana, che presenterà al pubblico a partire dall’8 gennaio 2017, data ufficiale dell’inizio di questa avventura.
Il progetto di Andrea Pendin e del socio Alessandro Schiavo parte da una filosofia professata già in Tenuta l’Armonia, azienda sulle colline di Montecchio Maggiore, di cui Andrea è titolare: comunicare un concetto di ristorazione moderna, di alta qualità, ma con semplicità, valorizzando l’aspetto agricolo, naturale e biologico dei prodotti, affidandosi ad artigiani del gusto non solo vicentini, ma di tutta Italia, rigorosamente testati e selezionati, per dare al cliente finale un valore aggiunto.
Qualità e valore le parole d’ordine per comunicare la cultura del mangiare, la cultura del fare, la cultura del cibo.

A farla da padrone nel nuovo locale sono i lievitati: pizze, anzitutto, ma anche tacos, burritos con mais marano e biancoperla, kebab con pane ciabatta-arabo croccante fatto in casa, panini, fritture con impanature di Tenuta l’Armonia a base di carne e pesce fresco, senza dimenticare le proposte per i vegani.
Il tutto accompagnato da una selezione di 200 etichette di vino, tra cui i vini di Tenuta L’Armonia (Bianco POP naturale Durello e Manzoni bianco, Brio POP Rosso Naturale Cabernet Franc e Barbera, Frizzi POP frizzante Confondo di Pinot Nero e Durella, Perla CRU Garganella al 100%), ma anche vini francesi, rosé italiani e non, rigorosamente naturali, biologici, lontani dal concetto di produzione industriale; e 10 marchi artigianali di birra, tra cui birre tedesche, scozzesi, inglesi e birre acide a fermentazione spontanea.

L’idea di fondo è quella di un bistrot su vino, pizza e lievitati il più possibile vicino a un ristorante “esperienziale”. Chi entra nel locale sperimenta una cucina moderna e sostenibile comunicata attraverso un progetto originale. “Fare Cibo” parla, infatti, di enogastronomia di alta qualità, ma in maniera semplice, per dare la possibilità a più persone di assaggiare prodotti di artigiani del gusto.

La particolarità di FARE CIBO è la sua doppia anima: Fast e Slow. In entrambe le sezioni sarà declinato il numero 5. “Per me, più del 3 è il 5 a essere il numero della perfezione” commenta Andrea Pendin.
Nella parte Fast, all’entrata a sinistra, saranno presenti tavoli con 5 sedie e proposti 5 piatti per ogni tipologia, vale a dire 5 panini, 5 pizze morbide, 5 pizze croccanti, 5 fritture (tra cui mozzarella in carrozza, supplì di riso fritto, pollo alla veneta fritto), per un totale di 20 portate. La ristorazione qui è rapida, veloce da preparare e da consumare.
Nella parte Slow, con 30 posti a sedere, ci sarà una selezione di 5 menu: dal primo menu degustazione, che prevede una rotazione di pizze con gusti diversi, al quinto menu degustazione (in arrivo in un secondo momento) che prevede la scelta, tra una rosa di dieci ingredienti, di due o tre a piacimento (per esempio, lumache – fois gras – broccolo fiolaro). In questo caso, saranno il cuoco e la sala a “giocare” con il commensale per fargli “mangiare un’esperienza”. Al cliente saranno proposti non solo pizze, ma vari tipi di lievitati, puntando sulle sue tre scelte e bevendo vino in abbinamento suggerito dal sommelier.
L’assaggio prevede 5 vini a cui le persone possono avvicinarsi con curiosità e interesse. “Con il cliente vogliamo instaurare un rapporto di fiducia, proponendogli assaggi di vini che, alla carta, nessuno prenderebbe mai, vuoi per il prezzo, vuoi per la scarsa conoscenza – spiega ancora Andrea – ma che noi gli presentiamo, ad un prezzo interessante, in quanto perfetti con i piatti scelti da lui o pensati da noi. Anche questo è un modo di fare cultura e rientra nella filosofia di semplificazione che voglio adottare”.

120 metri quadri, 50 posti totali, 300 posti a sedere all’esterno con lo sviluppo di un plateatico.
Il locale è diviso a metà con, a sinistra, la sezione Fast e d’asporto, a destra quella Slow. Due sono anche le cucine. Nella parte Slow, la cucina a vista presenta un forno elettrico per scelta, al fine di produrre più lievitati di qualità, a partire da un impasto già ottimo. L’arredamento moderno guarda a un concetto più vicino alla qualità minimale, semplice, che rispecchia la filosofia di “Fare Cibo”.

Dall’8 gennaio il locale sarà aperto a pranzo e per asporto. La cena inizialmente sarà solo su prenotazione.
Da aprile/maggio si aprirà al pubblico anche la sera, senza prenotazione, anche se consigliata, essendo 30 i posti a disposizione. “Fare Cibo” sta inoltre pensando al Franchising per esportare un concetto moderno di ristorazione. Dopo Altavilla Vicentina, sicura destinazione della società è Venezia, con un nuovo locale che seguirà sempre la filosofia Fast e Slow, proponendo panificati e uno street food di qualità.

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