2 Settembre 2015 - 14.58

VENEZIA – FESTIVAL ONLINE: AL VIA LA MOSTRA DEL CINEMA

21698-Palazzo_del_Cinema_-_____la_Biennale_di_Venezia_-_Foto_ASAC__3_
di Ilaria Rebecchi
Quale è quell’evento tutto italiano di cui si parla malissimo ogni anno appena finisce (e in corso d’opera) e poi agli sgoccioli l’anno successivo non si vede l’ora che inizi, nell’aspettativa di scoprire nuovi capolavori e divi?
No non è (solo) Sanremo, ma il Festival del Cinema di Venezia, che, ridendo e scherzando, è giunto ormai alla sua 72^ edizione: senza dubbio kermesse cinematografica più famosa d’Italia, e tra le più prestigiose al mondo, vetrina annuale per il mondo del cinema e per le star, ma anche per Venezia con le sue location da urlo e le sue calli popolose e trafficate.
Ecco allora sbucare Leoni d’oro su sfondo rosso in quel del Lido, tra l’assalto di fan a caccia di autografi(vedi foto), divi (o aspiranti tali), bellezze ostentate, e film ovviamente.
Ad inaugurare questa edizione tra i 55 film che saranno presentati, il Direttore Alberto Barbera sfodera l’asso subito con il blockbusterone “Everest” di Baltasar Kormákur: più che una storia da grande schermo, una vera e propria impresa sia per i protagonisti (cast di livello con Jake Gyllenhaal, Kiera Knightley, Josh Broline Robin Wright) avventurieri impegnati nella scalata della vita, che per l’ambizioso progetto tecnico e di produzione che ha realizzato la pellicola, girata in gran parte non tanto lontana alle nostre terre, ovvero in terra altoatesina.
Per la verità la pellicola ha convinto ben poco la critica (e i criticoni cinematografici hanno subito iniziato a polemizzare), forse abituata bene dopo le aperture degli ultimi due anni con gli splendidi “Gravity” e “Birdman”; certo è che la sensazione, uscendo dalla sala, è quella di brividi puri. Si vocifera pure che qualche giornalista dei piani alti abbia provato a contattare il grande Reinhold Messner per avere una sua opinione. Voci indiscrete dicono che abbia rifiutato di parlarne.
Curiosità: il film ha avuto una genesi epica, la BLS – Film Fund & Commission ha sostenuto e supportato la troupe durante le riprese, svolte prevalentemente sul ghiacciaio della Val Senales, a oltre 3.000 mt di altezza. Una squadra di lavoro composta da circa 180 elementi provenienti da tutto il mondo: americani, inglesi, australiani, tedeschi, italiani, islandesi. E sul set di Everest fondamentale è stato il coinvolgimento di esperti della montagna per poter gestire le condizioni estreme delle cime innevate, soprattutto le guide alpine, che hanno garantito alla troupe la sicurezza sul set. Il tutto a temperature scese sotto i -30°.
In ogni caso a Venezia s’aspetta l’arrivo di Johnny Depp (gangster nel film fuori concorso “Black Mass” di Scott Cooper) probabilmente accompagnato dalla moglie Amber Heard (protagonista con il Premio Oscar Eddie Redmayne del già favorito “The Danish Girl”), il primo giorno ha come protagonisti anche il crudo “Beasts of No Nation” di Cary Fukunaga, che, ambientato in un villaggio dell’Africa occidentale durante una guerra civile, racconta la storia del piccolo Agu costretto a diventare un bambino soldato sotto la guida del Comandante, interpretato da Idris Elba, di “La Prima Luce” di Vincenzo Marra con protagonista Riccardo Scamarcio (prezzemolino dei festival, italiani per carità) – storia di amore e separazione tra un padre e suo figlio – e di “Winter on Fire” di Evgengy Afineevsky, documentario sulla Rivoluzione ucraina del 2014 che ha portato alla cacciata dell’allora Presidente Viktor Yanukovych, al ritorno alla Costituzione del periodo 2004-2010 e al rilascio della prigioniera politica Julia Tymoshenko.
Insomma, si è iniziato tra imprese oltre i limiti umani e guerre, scontri e crudeltà: in linea con la cronaca contemporanea.
Al Lido si attende di vedere il prossimo film: ne vedremo delle belle? Speriamo!

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA