27 Marzo 2019 - 17.58

Al TCVI si conclude la stagione di prosa

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La stagione di prosa al Ridotto del Teatro Comunale Città di Vicenza si conclude giovedì 28 marzo alle 20.45, con un originale spettacolo, Talking Heads II un monologo interpretato dall’attrice veneta Michela Cescon, versione italiana del testo e regia di Valter Malosti. Si tratta di una recente produzione del Teatro di Dioniso di Torino per il quale Michela Cescon e Valter Malosti, pluripremiati interpreti della scena teatrale italiana, tornano a lavorare insieme dopo dodici anni, in un progetto dedicato al grande autore britannico Alan Bennett.

Lo spettacolo sarà preceduto dall’ Incontro a teatro, in programma nel Foyer del Ridotto, giovedì 28 marzo alle 20.00, condotto da Antonino Varvarà, regista, attore, organizzatore teatrale, docente di recitazione e comunicazione verbale, che introdurrà il pubblico ai temi affrontati nella drammaturgia caustica e irriverente di Alan Bennett.

Talking Heads è il titolo di una serie di monologhi nati dalla penna del drammaturgo inglese Alan Bennett come pezzi televisivi per la BBC (“Signore e signori” nella traduzione italiana che, secondo Malosti, potrebbe essere reso da un termine come “gli straparlanti”). Dei Talking Heads una prima serie è stata realizzata a teatro nel 1988, una seconda nel 1998. Si tratta di magnifici pezzi teatrali per grandi attori e attrici; in Italia alcuni monologhi della prima serie sono stati interpretati da Anna Marchesini, mentre della seconda sono stati messi in scena, per la prima volta in Italia, i due brani Miss Fozzard si rimette in piedi e Notti nei giardini di Spagna che compongono il monologo che sarà in scena al Ridotto del Comunale giovedì 28 marzo. Il primo è una esilarante avventura della protagonista nelle terre sconosciute del sesso non ordinario, mentre il secondo è un testo più denso e profondamente umano, percorso da momenti di acre umorismo, in cui la protagonista si trova a conoscere una persona che per lei diventerà importantissima dopo l’omicidio del marito che questa compie.

“Due testi, due donne alla ricerca di sé stesse e dell’amore, in cui l’autore si serve di una scrittura apparentemente piana ma in realtà piena di sottili strati, di infinitesime variazioni, e che, attraverso l’umorismo, ci porta in zone pericolose ed oscure dell’animo umano. La lingua di Bennett è una sorta di veleno che sembra non lasciare traccia ma che si insinua nelle pieghe dell’ascoltatore in maniera quasi invisibile e che distilla poco a poco frammenti di umanità per lo più in rovina. Una lezione di scrittura da un grande sarto della parola” come spiega Malosti nelle sue note di regia.

I Talking Heads di Bennett sono infatti sguardi sulla quotidianità: brevi commedie nere fondate su piccole storie, vite anonime, abitazioni che sembrano trappole, da cui però attraverso l’ironia dissacrante dell’autore, le protagoniste – quasi sempre donne che conducono un’esistenza banale messe d’improvviso ad un bivio della vita – vedono aprirsi possibilità nuove, altre esistenze possibili, scenari inimmaginabili.

Lo spettacolo Talking Heads II ha debuttato in versione di mise en espace a TREND – nuove frontiere della scena britannica – l’unica rassegna in Italia (a cura di Rodolfo di Giammarco) interamente dedicata alla drammaturgia contemporanea inglese, un paio di stagioni fa.

Lo spettacolo è una produzione del Teatro di Dioniso; la versione italiana e la regia sono di Valter Malosti, il suono di G.u.p. Alcaro, le scene di Nicolas Bovey, i costumi di Grazia Materia, le luci di Alessandro Barbieri.

Per lo spettacolo di giovedì 28 marzo al Ridotto sono disponibili ancora pochi biglietti.

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