21 Febbraio 2019 - 14.43

Al “Pedrollo” il primo diplomato da Gerusalemme

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Il Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo” si prepara alla settimana dei Diplomi finali dei Corsi accademici di I e II livello, momento altamente significativo che rappresenta per tanti studenti il primo traguardo concreto verso il mondo del professionismo e per l’istituto universitario vicentino della musica la conferma del valore dei propri insegnamenti e di una tradizione che non solo continua, ma si rafforza e si espande su nuovi orizzonti.

Questa sessione specifica da un lato dichiara la propria importanza per il numero elevato di diplomi in programma e dall’altro simboleggia l’esito positivo di “ideali” inseguiti per molti anni, adesso finalmente divenuti una realtà tangibile. Fra i 40 diplomi che son stati rilasciati 19 febbraio si segnalano gli otto di biennio Jazz (una sorta di record non solo territoriale e allo stesso tempo un segnale di cosa offra e significhi oggi il Conservatorio) e i quattro diplomi di Canto barocco. Questi ultimi (suddivisi in due di I e in due di II livello) presentano poi delle particolarità che vanno assolutamente sottolineate. Appartengono infatti a quattro giovani di quattro nazionalità diverse: una sudcoreana, una giapponese (entrambe di biennio), una italiana e uno palestinese, Jamil Freij, il quale sarà il primo diploma accademico di I livello proveniente dal Magnificat di Gerusalemme. Il rapporto con questo Istituto musicale inizia nel 2003 e al 2012 risale la firma della convenzione che ha identificato il Magnificat come plesso del Conservatorio di Vicenza: un segnale di identità culturale fuori dall’Europa che è qualcosa di unico in tutto il panorama nazionale. Plesso significa appunto che in quella sede si studiano in lingua inglese le stesse materie e si possono conseguire gli stessi diplomi autorizzati dal MIUR al Pedrollo, luogo dove verrà sostenuta la prova finale. Risulta chiara ed evidente la pluralità di significati che tale convenzione ha assunto negli anni. Il diploma di Freij costituisce il primo “frutto” di tutto questo cammino compiuto e, aspetto non secondario, porta con sé un valore umanitario degno di nota (il Magnificat appartiene alla Custodia di Terra Santa, frequentata da cristiani, musulmani ed ebrei). Presente una delegazione del Magnificat con il direttore p. Alberto Pari. Ha commentato il m° Roberto Antonello, Direttore del Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”: “Questa amministrazione ha sempre dichiarato un preciso impegno verso l’internazionalizzazione, tradottosi in varie iniziative: ora queste non sono solo parole o protocolli d’intesa, ma sono fatti e sono evidenti”.

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