22 Febbraio 2021 - 16.31

Aggressione a controllore, i sindacati: “Inaccettabile, va garantita sicurezza di personale e passeggeri!”

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Comunicato acceso dei sindacati Filt CGIL dopo l’aggressione ad un controllore di una linea SVT sabato sera a Vicenza quando il mezzo si trovava ancora in pieno centro (via Roma).

“Un altro grave episodio di aggressione fisica al personale di SVT -scrivono- su una tratta della linea Vicenza-Lastebasse, sulla corsa delle 19.45 di sabato 20 febbraio, questa volta ad un gruppo di controllori che ha causato l’intervento dell’ambulanza e il ricovero di uno di loro a cui va la nostra solidarietà e il nostro augurio per un pronto recupero fisico. Così come esprimiamo la nostra solidarietà all’autista che quella sera stessa ha dovuto far intervenire la polizia locale per poter raggiungere il deposito di Thiene a fine turno dopo che dei ragazzi fuori controllo, in attesa dello stesso mezzo in ritardo a causa del fermo per l’episodio sopra citato in quella stazione, avevano lanciato delle bottiglie vuote contro il bus.

Il problema sulla tratta è noto e si ripete con costante periodicità e orari anche di altri percorsi del servizio extraurbano, tanto che la questione è stata oggetto di un incontro richiesto dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) di SVT al Prefetto di Vicenza, avvenuto giovedì 11 febbraio scorso e che si è concluso con la promessa che se ne sarebbe discusso nel Comitato Sicurezza.

Se in quest’ultimo episodio è stato vittima un controllore, in altri casi passati sono stati coinvolti più o meno direttamente sia con aggressioni fisiche che verbali gli autisti e anche gli addetti alle biglietterie. Casi che scaturiscono dal tentativo di questo personale di front line di fare rispettare le disposizioni aziendali comeil pagamento del biglietto, il corretto incarrozzamento specie nei casi di affollamento del mezzo o dal tentativo di fermare atti vandalici o infine per evitare comportamenti scorretti degli utenti.

E’ inaccettabile che tali fatti avvengano durante lo svolgimento del servizio nel tentativo di svolgere al meglio e con professionalità il proprio dovere!

Una serie di continui segnali di inciviltà che, come Filt Cgil abbiamo già denunciato a vari livelli e che ora ci fa sollecitare l’impresa del TPL e le istituzioni vicentine a decidere di risolvere il problema seriamente, creando una sinergia di intenti e adottando soluzioni che rendano sicuro il trasporto sia per gli autisti che per l’utenza.

La sicurezza del personale e dei passeggeri è inseparabile, e va considerata come una questione strettamente interdipendente! Soprattutto se si vuole incentivare l’uso del mezzo pubblico.

Che il fenomeno sia purtroppo molto diffuso, che interessi tutta l’Italia e che sia comune a tutta l’Europa non ci consola e non ci basta: si deve cominciare subito ad agire con interventi di arginamento! La questione del forte disagio sociale, acuito ultimamente anche dall’impatto economico della pandemia e dall’assenza della scuola, che si sviluppa in alcune aree urbane non è più rinviabile. Spesso è da lì che vengono i giovani, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine, che singolarmente o in gruppo sono i protagonisti dei casi di aggressioni.

Il problema è di ordine pubblico, culturale e politico, ma anche organizzativo!

Questi mestieri non possono essere a rischio e l’azienda ha il dovere di creare un luogo di lavoro sicuro per i dipendenti creando tutte le condizioni perché ciò si verifichi.

E’ ormai assodato che la problematica non si risolve rispondendo a ciascun caso con diposizioni tampone per questo come segreteria Filt Cgil e attraverso la RSU aziendale, intendiamo sollecitare tutti i soggetti, tra cui Azienda, Istituzioni locali e Forze di Sicurezza perché insieme elaborino e mettano in atto al più presto un piano di azioni di prevenzione e gestione del fenomeno.

L’epidemia di Covid-19 ha stravolto la programmazione del servizio durante il 2020 e sta portando alcuni cambiamenti, soprattutto per il trasporto studenti anche in questa prima parte del 2021, ma questo non può mettere da parte la problematica della sicurezza a bordo dei mezzi del TPL.

Tra le misure da adottare subito o da programmare a medio e lungo termine per la prevenzione del fenomeno suggeriamo: la mappatura delle linee più a rischio e negli orari più sensibili, coordinamento con le forze dell’ordine, sistemi di protezione del posto guida, costante flusso di informazioni azienda-autista sulle criticità del servizio.

Per la gestione delle aggressioni: accompagnamento al superamento del trauma subìto dal personale aggredito, velocizzare la modalità di segnalazione delle aggressioni.

Infine sul versante della comunicazione e rapporto con i cittadini: diffusione dei diritti e doveri dell’utenza e delle conseguenze per gli autori di atti di aggressione, attenzione alle richieste dei pendolari e degli studenti.

Perché il personale che ogni giorno mette tutta la sua professionalità in un servizio essenziale per i cittadini, deve poterlo svolgere con tutta la necessaria serenità!

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