26 Marzo 2019 - 17.30

A Padova intervento all’avanguardia su tumore a 2 organi

Padova applica una duplice procedura su doppio e diverso organo,mettendo in campo l’alta temperatura per trattare le metastasi a fegato e a polmone. Si chiama ablazione termica a microonde. Viene usato il calore per distruggere le cellule tumorali, tecnica applicata nella cura delle neoplasie del fegato e da qualche tempo validata anche su altri organi, come per esempio il polmone e il rene. L’intervento di Padova, è stato fatto in 2 organi diversi:fegato e polmone in contemporanea nella stessa seduta. La tecnica di termoablazione con microonde, totalmente mininvasiva, è stata eseguita per via percutanea, arrivando all’organo malato in modo rapido, grazie alla guida dell’imaging strumentale (TAC, ecografia) che ha permesso di mirare e centrare il bersaglio con precisione attraverso la cute con l’inserimento di un semplice ago. L’ istituto di Radiologia ha dimostrato ancora una volta di delineare una possibilità di cura totalmente meno invasiva rispetto alle metodiche standard.

“I medici e il sistema sanitario veneto ci stanno abituando bene: non passa giorno che non arrivi una buona notizia, che è tale soprattutto per i malati. Bravi, stavolta, i medici dell’Istituto di Radiologia Interventistica dell’Azienda Ospedaliera di Padova, che hanno neutralizzato due metastasi tumorali in una paziente di 84 anni senza intervento chirurgico, senza anestesia totale, con un ricovero di sole 48 ore prima di dimettere la paziente senza che si sia presentata nessuna complicanza”.

 

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si congratula con i sanitari padovani. “Siamo di fronte a una grande sinergia – aggiunge Zaia – composta dalla capacità clinica dei sanitari, dalla loro voglia di non arrendersi mai, dalla disponibilità di macchinari di ultimissima generazione, senza i quali interventi così sarebbero impossibili, e sui quali il Veneto investe di continuo cifre ingenti, non meno di 70 milioni l’anno”. “Se si considera che studi internazionali prevedono un quadruplicamento di queste tecniche d’intervento nel 2020 – fa notare Zaia – ancora una volta siamo in presenza di una sanità veneta d’avanguardia. A parte gli aspetti tecnici, comunque di grande rilievo – conclude il Governatore – è bello apprendere che la radiologia interventistica è particolarmente utile per curare pazienti anziani, o già colpiti da altre patologie, e per questo ad alto rischio in caso di anestesia totale, e che in Veneto è già realtà

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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